Thursday, December 29, 2016

Ingiustizie d'Italia e la Regina Dimenticata

MARIA CRISTINA la Regina Dimenticata




Chi era Maria Cristina di Savoia :
Figlia di Vittorio Emanuele I di Savoia (una delle Ultime discendenti del ramo principale dei Savoia) fu la madre del Ultimo Re di Napoli Francesco II ( Francischiello). Morì a causa del parto, pochi giorni dopo la nascita del unico figlio.  
Ebbene, solo pochi anni dopo Vittorio Emanuele II di savoia, ruberà il suo regno con le armi, con la collusione della criminalità e con la corruzione. 
Vittorio Emanuele II costringerà il figlio di questa madre ( savoia di sangue) all'esilio ed alla povertà, dopo avergli tolto ogni bene. 
Si potrebbe pensare che il primo re del regno d'italia fosse un degenerato fratello o parente di Maria Cristina. Ma non è così. 
Chi distrusse il Regno di Napoli ( vittorio emanuele II), pur essendo un savoia, era discendente del ramo secondario della famiglia reale, quella dei Carignano. 
Una discendenza maledetta e sanguinaria. 
Infatti gli ultimi tre regnanti della discendenza Carignano (V. Emanuele II, Umberto I e V. Emanuele III) furono la rovina d'Italia e d'Europa riuscendo infine a dissolvere la loro dinastia.

Ingiustizie d'Italia


Quello di Maria Cristina e di suo Figlio Francesco II è solo uno degli innumerevoli drammi del Italia, nata negli inganni, nel delitto di milioni di persone. 
Le atroci verità sono ancora oggi sconosciute ed immani crimini sono visti come atti eroici. 
Il popolo italiano educato a capire una realtà inesistente, non vedrà mai la giusta via.

 Ma Vogliamo cominciare, magari per scherzo, a tirare le somme del 155° compleanno dell’Unità d’Italia ? 
Di retorica se n’è fatta molta; di ricerche storiche serie ed ufficiali nessuna. 
Di verità e di prese di coscienza nemmeno l'ombra.
Quel ch’è triste, è l’aver perso un’occasione del 150° anniversario per iniziare a raccontare la verità sulla Storia d'Italia .
Una verità fatta di disastri enormi.
L’Italietta uscita dall’Unità non riuscì a gestire la situazione disastrosa ch’essa stessa aveva creato:
Le organizzazioni malavitose che avevano aiutato il piemonte a conquistare il sud avevano preso il controllo del meridione.
Il diffuso sistema di corruzione impiantato dal piemonte per scardinare l'apparato difensivo dello Stato Borbonico, cresceva come un cancro ovunque, fondendo la criminalità nello stato 
L'intero meridione si ribellò al nuovo regno dei savoia, fu contrario ad un unità ladra ed ingiusta, così 400 bande ( cosi detti briganti) combatterono per 10 anni una ribellione armata, soffocata nel sangue di 1 milione di vittime. 
il nuovo regno dei savoia avrebbe dovuto procedere a una grande riforma agraria e invece provocò una valanga di quasi quindici milioni di emigranti. ( briganti o migranti era la scelta)
Poi i savoia iniziarono una scellerata politica coloniale fatta di sconfitte, di false partenze, di frustrazioni e di atti criminali come le spedizioni in Tripolitania, in Cirenaica, in corno d'Africa. 
Poi sempre inseguendo gloria e imperi, il governo italiano si fece irretire nel patto di Londra del 1915, entrando per false promesse nella catastrofe della Prima guerra mondiale.
Le conseguenze dell'inganno di londra, furono le frustrazioni per una falsa e mutilata vittoria, che produsse il prototipo delle grandi dittature del Novecento e generò la Seconda guerra mondiale. Sacrificati i capri espiatori, l'Italietta provò a ripartire con la repubblica, e i frutti furono gli Anni di piombo e l'apoteosi della corruzione tra stato, istituzioni, malavita ed imprenditoria.. 
La Seconda Repubblica delle mani pulite, ad oggi non sappiamo se sia mai cominciata, se fosse già finita prima di nascere, quali mani si siano lavate e quali furono quelle pulite. 
Infine nella crisi attuale, che comprende ogni settore della vita dei cittadini, da quella finanziaria a quella politica, a quella lavorativa e formativa, si sta arrivando con la sistematica disinformazione alla totale confusione, dove solo lo stupido populismo ottiene seguito . Non sarebbe il caso di rivedere tutto da capo ed iniziare a capirci qualcosa ? Non è il momento di una revisione storica ?
Chiedersi serenamente che cosa non ha funzionato, cosa fosse nella realtà il risorgimento, cosa mai fossero davvero le guerre di indipendenza, cosa sia davvero stata la così detta Unità d'Italia ? Oppure che senso aveva avuto il passare dall’alleanza francese a quella inglese e quindi a quella tedesca, salvo poi il voltafaccia del 1915 ? 
Invece, falsa retorica e dissimulazione continuano la loro opera cancerosa. 
Va tutto bene, bandiere al vento e patriottico zumppappà. Eppure, solo pochi anni fa, sembrava aprirsi uno spiraglio nelle tenebre della retorica.  Per esempio, avevamo cominciato col chiederci se davvero la scelta unitaria era l’unica, oppure se il federalismo di Gioberti e di Cattaneo fossero state strade migliori. Qualcuno si era domandato se i governi dei vari Stati preunitari erano poi davvero così inetti o così feroci, come quello del Papa-re o dei Borbone. 
Quelle voci sono state frettolosamente zittite. Il federalismo tacciato come immondizia mentale.
Questo invece significa che esiste chi conosce la verità
Questo significa forse, che la verità sulla nascita del Italia andrebbe a ribaltare la Storia Europea? 
Si è perciò tornati di corsa sulla strada della retorica conformista. 
E così, una volta data una risposta retorica e astratta ai problemi che il Risorgimento aveva lasciato aperti, si è dovuto tacere sulla domanda posta dai fallimenti successivi. 
Ma allora a maggior ragione, bisognerebbe ripartire dall’esame di questi Stati italiani preunitari e dai loro protagonisti. 
Ed allora si, davvero ci aspetterebbero delle belle sorprese. 
Sorprese sul vero significato degli avvenimenti, sorprese sugli intenti, sorprese su documenti mai conosciuti, sorprese su verità mai dette, sorprese sulla vera identità e sugli intenti dei personaggi più importanti della Storia Italiana. Ma anche sulla vita dei personaggi minori, come ad esempio la Regina MARIA CRISTINA di Savoia.
Questa grande donna andrebbe celebrata da tutti gli italiani. Piemontesi, sardi, tutti i meridionali nonché in genere i cattolici dovrebbero farlo: perché questa ragazza immaturamente scomparsa a ventiquattro anni da regina delle Due Sicilie, spirata in odore di santità, è degna di essere ricordata più di tanti criminali, politici corrotti e avventurieri che hanno fatto l’Italia. 
Ma purtroppo come è documentato nel Libro "Eroi o Criminali?" (scritto da Consigli Giovanni e pubblicato da Booksprint edizioni), questo è il destino in questo paese dove tanti grandi personaggi sono dimenticati o passati come criminali ed invece tanti criminali vengono eletti ad eroi. 
Attorno a Maria Cristina c'è sempre stato tanto silenzio. Maria Cristina di Savoia era figlia secondogenita di Vittorio Emanuele I (1759-1824, re di Sardegna tra 1802 e 1821) e di Maria Teresa d’Asburgo-Este (1773-1832). Fu sposa ( dopo non poche titubanze) del re di Napoli Ferdinando II ed anche se Maria Cristina avrebbe preferito una vita monastica, l’unione fu nel complesso piuttosto felice. Grazie alla buona influenza della regina, il re incrementò il suo impegno nella direzione delle opere di carità, ma la mancanza di un figlio faceva soffrire Maria Cristina, che pregava senza posa per ottenere quella grazia. Finalmente, nel 1835 iniziò la gravidanza. Non fu un attesa serena ed oscuri presentimenti avvilivano i suoi giorni. All’avvicinarsi del parto scrisse alla sorella: «Vado a Napoli per partorire e morire». 
Purtroppo il presentimento divenne realtà: infatti il piccolo Francesco nacque il 16 gennaio e già il 29 Maria Cristina era morente per complicazioni sopravvenute dopo il parto. 
Prendendo in braccio il tanto atteso erede (futuro Francesco II) e porgendolo al re suo marito, disse: «Tu ne risponderai a Dio e al popolo… e quando sarà grande gli dirai che io muoio per lui». 
Il 31 gennaio 1836 in piena comunione con Dio, la sovrana si addormentò per sempre. 
I solenni funerali furono celebrati l’8 febbraio e il suo corpo deposto nella basilica di Santa Chiara. Il dolore del re per la morte della sposa fu straziante. 
La fama di pietas di Maria Cristina si consolidò nei decenni successivi e fu istruito un processo di canonizzazione. Sembra che tra i documenti vaticani raccolti per la circostanza vi siano anche tracce di qualche probabile miracolo. 
Ma, dopo la distruzione del suo Stato (Regno delle due Sicilie), operata dal cugino Vittorio Emanuele II le circostanze politiche e le pressioni anticlericali non favorirono certo l’elevazione sugli altari di una regina per giunta borbonica.
 Più tardi, nel 1937, Pio XI ne dichiarò eroico l’esercizio delle virtù cristiane autorizzandone il culto come “venerabile”. Poi tutto si fermò.
Dopo tanti anni di silenzio, non sarebbe il caso di riprendere il discorso e di riavviare la causa di beatificazione. 
Forse un simile atto potrebbe far scoccare una piccola scintilla e accendere la torcia della conoscenza, rischiarando le tenebre e dare vita ad una presa di coscienza sul nostro sconosciuto passato.
Ma forse è proprio questo che si vuole evitare


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