Quando il lupo si tolse la maschera dell'Agnello
When the wolf took off the mask of the Lamb
Tratto dai Libri :
"Eroi o Criminali? " Booksprint Edizioni. Autore Giovanni Consigli
e
"Italiani Brava Gente ?" Edizioni Neri Pozza. Autore Angelo Del Boca
From the Books : "
Eroi o Criminali?" Booksprint Editions. Author Giovanni Consigli
and
Italiani Brava Gente ? Neri Pozza Editions. Author Angelo Del Boca
"Eroi o Criminali? " Booksprint Edizioni. Autore Giovanni Consigli
e
"Italiani Brava Gente ?" Edizioni Neri Pozza. Autore Angelo Del Boca
From the Books : "
Eroi o Criminali?" Booksprint Editions. Author Giovanni Consigli
and
Italiani Brava Gente ? Neri Pozza Editions. Author Angelo Del Boca
Addis Abeba 19 febbraio 1937
in seguito a un attentato al vicere d'Etiopia
maresciallo rodolfo graziani, alcune migliaia di coloni italiani, civili e
militari, uscivano dalle loro case e dalle loro caserme, dando inizio
alla più furiosa e sanguinosa caccia al nero che il continente
africano avesse mai visto.
Armati di randelli, di mazze, di spranghe,
abbattevano chiunque, uomo, donna, vecchio o bambino, incontravano
sul loro cammino, nella sventurata citta di Addis Abeba.
Poiché era
stabilito che la strage durasse tre giorni e l'uso dei randelli
diveniva faticoso, già dal 2° giorno si passò a metodi più
sbrigativi ed efficaci. Il più praticato era quello di gettare
benzina sulle capanne ed incendiarle con una bomba a mano, in modo
che il fuoco eliminasse proprio tutti gli occupanti, intere famiglie.
Anche se non fu possibile stilare un bilancio della strage
consumatasi dal 19 al 21 febbraio, si parla di 30.000 persone
trucidate.
Le migliaia di militari e civili italiani che hanno partecipato alla strage
di tanti innocenti che nulla avevano a che fare con gli attentatori,
non hanno mai pagato con un ora di prigione per i loro crimini. Anzi
sono stati al contrario premiati.
Dopo l'estenuante mattanza, tutta
quella brava gente è tornata alle loro case ( anche se quella non
era proprio la loro terra), alle loro caserme, come se nulla fosse
accaduto. Chi aveva famiglia, ha continuato senza rimorsi a gestire
i propri affari, ad accarezzare i loro bambini, a fare l'amore, senza
portare alcun peso del massacro di innocenti appena commesso. Come se
quella mattanza fosse stata l'atto più ammirevole.
Il massacro di
Addis Abeba è solo uno dei tantissimi episodi nei quali gli italiani
si sono rivelati capaci di indicibili crudeltà. Stragi compiute da
gente comune, nemmeno particolarmente fanatica, ne addestrata alle
liquidazioni di massa.
Numerosi, specialmente tra graduati ed
ufficiali, coloro che si sono vantati degli atti di ferocia compiuti
fornendo particolari agghiaccianti, come quel ufficiale che raccontò
che per illuminare le strade buie si
legavano gli schifosi ribelli agli alberi e si dava loro fuoco. Bastava avere
un palo o un albero, un fiasco di benzina ed un cerino per avere la
luce a lungo
Quello fu uno dei innumerevoli episodi di crudele colonialismo italiano, crimini immani rimasti sconosciuti e ben nascosti.
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following an attack on the Viceroy of Ethiopia Marshal Rodolfo Graziani, several thousand Italians, civil and military settlers out of their homes and their barracks, beginning the most furious and bloody hunt black that the African continent had ever seen .
Armed with clubs, sticks, iron bars, striking down anyone, man, woman, old man or child, met in their path, in the unfortunate city of Addis Ababa.
Since it was established that the massacre lasted three days, use the clubs had become tiring, so early as Day 2 went to more expeditious and effective methods. The most practiced was to throw fuel on the house (Tucul) and set fire to everything with a hand grenade, so that the fire would eliminate all its occupants, whole families.
Although it was not possible to draw up a balance sheet of the massacre continued February 19 to 21, there is talk of 30,000 people murdered.
The thousands of Italian soldiers and civilians who participated in the massacre of so many innocent people who had nothing to do with the terrorists, they have never paid with a time in prison for their crimes. Indeed they were honored.
After the exhausting massacre, all those good people have returned to their homes (even if that was not really their land), to their barracks, as if nothing had happened. The family man, he continued remorselessly to manage their own affairs, to caress their children, to make love, without carrying any weight just committed the massacre of innocents. As if the massacre had been the most admirable act.
The massacre in Addis Ababa is just one of many episodes in which Italians have been capable of unspeakable cruelty. Massacres committed by ordinary people, even particularly fanatical, he trained in mass liquidations.
Many, especially among graduates and officers, those who boasted of ferocity acts giving details chilling, like the officer who told him that to light the dark streets were tied to trees the lousy rebels and gave them fire. It was enough to have a pole or a tree, a bottle of gasoline and a match for the light long
That was one of the countless episodes of Italian colonialism cruel, appalling crimes remained unknown and well hidden.
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Addis Ababa, February 19, 1937
following an attack on the Viceroy of Ethiopia Marshal Rodolfo Graziani, several thousand Italians, civil and military settlers out of their homes and their barracks, beginning the most furious and bloody hunt black that the African continent had ever seen .
Armed with clubs, sticks, iron bars, striking down anyone, man, woman, old man or child, met in their path, in the unfortunate city of Addis Ababa.
Since it was established that the massacre lasted three days, use the clubs had become tiring, so early as Day 2 went to more expeditious and effective methods. The most practiced was to throw fuel on the house (Tucul) and set fire to everything with a hand grenade, so that the fire would eliminate all its occupants, whole families.
Although it was not possible to draw up a balance sheet of the massacre continued February 19 to 21, there is talk of 30,000 people murdered.
The thousands of Italian soldiers and civilians who participated in the massacre of so many innocent people who had nothing to do with the terrorists, they have never paid with a time in prison for their crimes. Indeed they were honored.
After the exhausting massacre, all those good people have returned to their homes (even if that was not really their land), to their barracks, as if nothing had happened. The family man, he continued remorselessly to manage their own affairs, to caress their children, to make love, without carrying any weight just committed the massacre of innocents. As if the massacre had been the most admirable act.
The massacre in Addis Ababa is just one of many episodes in which Italians have been capable of unspeakable cruelty. Massacres committed by ordinary people, even particularly fanatical, he trained in mass liquidations.
Many, especially among graduates and officers, those who boasted of ferocity acts giving details chilling, like the officer who told him that to light the dark streets were tied to trees the lousy rebels and gave them fire. It was enough to have a pole or a tree, a bottle of gasoline and a match for the light long
That was one of the countless episodes of Italian colonialism cruel, appalling crimes remained unknown and well hidden.
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La mattanza dei 30,000 civili di Addis Abeba era solo l'inizio. Anche se 30 mila vittime è ancora una stima molto ottimista degli assassinati,
Quello fu soltanto l'inizio di una repressione senza eguali. Graziani
ristabilitosi, riprese il comando delle operazioni ed affinò ancor
meglio la strategia repressiva. D'accordo con gli alti vertici, si
stabilì che l'attentato era avvenuto come un complotto a largo
raggio che coinvolgeva civili, studenti, religiosi e perciò tutti i
4000 arrestati ( scampati al massacro perchè catturati dopo il 21 febbraio ) vennero passati per le armi con perentorio ordine di
mussolini del 27 febbraio. Ma graziani che avrebbe voluto radere al
suolo Addis Abeba, iniziò il radicale repulisti. La prima mossa fu
quella di far arrestare e fucilare un cinquantina di funzionari, poi
fece arrestare circa 400 persone tra notabili, laureati ed
aristocratici deportandoli nel carcere della morte di Nocra. Liberatosi delle
possibili guide della resistenza, si concentrò sul resto della
popolazione. Graziani emise un ordine di arresto per una lista di
cittadini che comprendeva : cantastorie, indovini, stregoni, eremiti
. Furono arrestate e uccise migliaia di persone, pensiamo che solo i
carabinieri al comando di azolino hazon contano nei loro archivi ben
2509 esecuzioni di civili da febbraio a marzo 1937.
Ma la mattanza, non si fermo nemmeno ora. Non
sapremo mai quanti Etiopi sono stati uccisi e torturati da militari e
civili italiani in quel mese. Ma gli orrori non erano ancora
terminati, perchè il nuovo bersaglio degli invasori ora diveniva il
Clero Cristiano Copto. Venne individuata la grande città convento
di Debra Libanos, come possibile rifugio di ribelli e luogo di trame.
Una lezione esemplare doveva essere impartita al clero e graziani
incaricò pietro maletti di occuparsi della faccenda. Il militare
maletti voleva certamente essere ricordato come degno ufficiale del
vicere graziani.
maletti partì per Debra Libanos il 6 maggio del
1937 con l'intento di seminare il terrore nella regione del Mens che
doveva attraversare. Il suo diligente resoconto ci racconta che lungo
il viaggio per arrivare alla destinazione aveva incendiato 115.422
tucul ( case Etiopi), 3 chiese, un convento con dentro tutti i
monaci, e fucilato 2.523 indigeni Arbegnuoc.
maletti seminò un
simile terrore che tutte le chiese ed i villaggi si svuotarono ed i
preti si diedero alla macchia come tutta la popolazione. Animali e
beni vennero trascinati via e nascosti nelle gole, nelle grotte ed in
ogni luogo lontano dalle strade.
Il 19 maggio, dopo 13 giorni di
massacri, maletti arrivava a destinazione e circondava Debra Libanos.
Il complesso comprendeva due chiese circondate da un migliaio di
Tucul abitati da monaci, preti, diaconi, studenti e suore. Un vero
paese spirituale con tanto di cimitero monumentale.
Ultimata
l'occupazione della città conventuale maletti aspetto disposizioni.
graziani gli ordinò di trovare un luogo nascosto e sicuro dove poter
organizzare una grande fossa comune e di passare per le armi tutti i
monaci.
Il 21 maggio 1937 maletti trasportava con diversi camion 320
monaci e diaconi nella zona dove era stata scavata una grande fossa e
li vennero fucilati e sepolti. Graziani era comunque convinto che
Debra Libanos fosse un covo di briganti e che anche gli studenti, i
pellegrini, le suore fossero in qualche modo legati al suo attentato.
Una spinta a decidere l'eccidio totale gliela diede un aristocratico
collaborazionista, (che sicuramente mirava ad appoggiare gli italiani
con mire di potere) tale hailu tecla haimanot che affermò che con
sicurezza tutti erano complici del attentato e che quindi tutti
dovevano essere giustiziati. graziani non ci pensò due volte ed
inviò il seguente ordine a maletti “confermata la responsabilità
totale di Debra Libanos, ordino di passare immediatamente per le armi
tutti i diaconi assicurandosi la liquidazione completa”.
Maletti
fece quindi scavare due grandi fosse nelle quali finirono tutti i
restanti abitanti della città convenntuale, comprese le suore ed i
giovanissimi studenti. Un massacro che graziani quantificava nel suo
comunicato a mussolini in 449 giustiziati, ma nella realtà erano
molti di più . Probabilmente furono uccisi anche pellegrini,
rifugiati e abitanti di altri monasteri vicini . Ricerche accurate
portarono il numero delle vittime all'assurdo numero di 2033.
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The slaughter of 30,000 civilians in Addis Ababa was only the beginning. Although 30,000 victims is still a very optimistic estimate of the murdered, That was only the beginning of an unprecedented crackdown. Graziani resumed command of operations and honed even better the repressive strategy. Agree with senior leaders, it was determined that the attack had taken place as a wide-ranging conspiracy that involved civilians, students, religious and therefore all 4,000 arrested (who escaped the massacre because captured after February 21) were passed through the weapons with peremptory order of Mussolini on 27 February. But graziani he wanted to raze Addis Ababa, began the radical clean-up exercise. The first move was to stop and shoot a fifty officers, then had him arrested about 400 people including dignitaries, aristocrats graduates and deporting them in the prison of Nocra death. Freed of the possible leaders of the resistance, he focused on the rest of the population. Graziani issued an arrest warrant for a list of citizens which included: story-tellers, soothsayers, sorcerers, hermits. Were arrested and killed thousands of people, we think that only the police under the command of azolino Hazon count in their well archives 2509 execution of civilians from February to March 1937.
But the slaughter, was not stopped even now. We will never know how many Ethiopians have been killed and tortured by the military and Italian civilians in that month. The horrors were not yet completed, because the new target of the invaders now became the Coptic Christian Clergy. It was spotted the big city convent of Debra Libanos, as a possible refuge for rebels and location of plots.
A lesson had to be exemplary imparted to the clergy and graziani commissioned Pietro Maletti to take care of the matter. The military Maletti certainly wanted to be remembered as an official worthy of Viceroy Graziani.
Maletti left for Debra Libanos May 6, 1937 with the intent to sow terror in the Mens region had to cross. His diligent report tells us that along the journey to get to the destination had burned 115,422 tukul (houses Ethiopians), 3 churches, a convent with all the monks inside, and shot 2,523 Arbegnuoc natives.
Maletti sowed such terror that all churches and villages were emptied and the priests went into hiding as the whole population. Animals and goods were carried away and hidden in the gorges, in caves and in any place away from the streets.
On May 19, after 13 days of massacres, Maletti arrived at the destination and surrounding Debre Libanos. The complex included two churches surrounded by a thousand Tucul inhabited by monks, priests, deacons, nuns and students. A true spiritual town with lots of monumental cemetery.
Completed the occupation of the monastery city Maletti appearance provisions. graziani ordered him to find a hidden and safe place where you can organize a large mass grave and to pass for all the monks weapons.
The May 21, 1937 Maletti with several trucks carrying 320 monks and deacons in the area where a large hole had been dug, and they were shot and buried them. Graziani was still convinced that Debra Libanos was a den of thieves, and even students, pilgrims, the nuns were somehow related to his attack. A push to decide the total massacre gave him an aristocrat collaborator, (which surely aimed to support Italians with goals of power) that Hailu tecla Haimanot who said that everyone was safely accomplices of the attack and that therefore everyone had to be executed. graziani did not think twice and sent the following order to Maletti "confirmed the total responsibility of Debra Libanos, order you to immediately switch to the weapons all deacons ensuring the complete liquidation."
Maletti then dug two large pits where they ended all remaining inhabitants of convenntuale city, including nuns and young students. A massacre that graziani quantified in its release to Mussolini executed in 449, but in reality there were many more. They were probably also killed pilgrims, refugees and residents of other nearby monasteries. careful research brought the number of victims to the absurd number of 2033.
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Il Lupo si era tolto la maschera del agnello, i bravi soldati figli di famiglie per bene, rampolli di buona famiglia, bravi coloni e padri di famiglia, mostravano il loro vero volto. Le 50.000 vittime della rappresaglia italiana in Corno d'Africa per l'attentato a graziani sono una insignificante parte di una vasta campagna di sterminio sistematico, di pulizia etnica, operata del bravo lupo italico su 15 regioni del pianeta..
Come finì ? .... beh, il lupo fu finalmente cacciato dal Corno d'Africa, costretto a ritirarsi nella sua tana ed infine ...... "liberato"
.... liberato .... da chi e da cosa fu liberato ???.....
..... mahh non saprei dirlo .... la storia dice questo ..... liberato.. forse da se stesso ? Altra spiegazione non è comprensibile.
Post tratto dal libro "Eroi o Criminali?" di Booksprint Edizioni. Autore Giovanni Consigli.
www.booksprintedizioni.it / Eroi o Criminali
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The wolf had taken off the mask of the lamb, the good soldiers, children of good families, tender offspring of fathers, good farmers and family men, showed their true colors.
the more of 50,000 victims of the Italian reprisals in the Horn of Africa for the bombing attack of the student, are an insignificant part of a vast campaign of systematic murder, ethnic cleansing, carried by the good wolf italics on 15 regions of the planet ..
How did it end? .... Well, the wolf was finally driven off from the Horn of Africa, forced to retreat into his hole and finally ...... "liberated"
.... .... Freed by whom and on what was released ??? .....
Bahh ..... I can not say .... the story says this ..... freed .. maybe from himself ?
Another explanation is not understandable.
Chiunque, può postare commenti, domande o precisazioni. Saranno bene accettate, discussioni e forum costruttivi. Però è necessario citare fatti e non opinioni. Se qualcuno vorrà criticare e smentire quanto è stato scritto dovrà farlo con documenti e prove. Qualsiasi post contenente : semplici opinioni, nazionalismi, ingiurie, retoriche storiche e politiche, farneticazioni lontane dalla realtà, verrà cestinato . Si prega di rispondere ai fatti con i fatti, la Storia non è opinione.
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