Tuesday, March 25, 2025

IL FANTASMA DI SPANDAU RACCONTA: UN ROMANZO CHE RISCRIVE LA STORIA








Cosa mai accadrebbe se il mondo capisse che gli Stati del così detto Occidente (Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia), in compagnia dell'Oriente russo, non sono mai stati eroici salvatori del mondo, ma crudeli Stati Predoni, responsabili di tutte le guerre e le atroci sofferenze patite dal mondo degli ultimi due secoli?
Cosa mai accadrebbe se il mondo capisse che le due guerre mondiali furono cercate dagli Stati Predoni per ottenere il possesso del petrolio ottomano (motivo principale di tutte le guerre dal 1908 in poi) e per mantenere tutte le spartizioni territoriali?
Cosa mai potrebbe accadere se il mondo capisse che gli Stati Predoni a causa degli enormi debiti contratti per la costruzione degli immensi arsenali militari usati nella due guerre mondiali, hanno perduto la loro sovranità economica e politica in favore della potente Setta Oscura di banchieri privati, oggi padroni delle economie e del debito pubblico del pianeta?
Chi ci parla, in questo libro, è il Fantasma di Spandau, il fantasma di Rudolf Hess, gerarca nazista morto dopo 46 anni di prigionia. Egli ci racconta come sia stato ucciso il giorno prima della sua scarcerazione per impedire che rivelasse verità troppo scomode.
Per timore che potesse aver lasciato qualche testimonianza nascosta nella fortezza in cui era stato imprigionato, anch’essa è stata fatta sparire: è stata rasa al suolo e i suoi resti sono stati gettati nel mare del Nord.
La Rocca di Spandau è stato il carcere di 7 gerarchi nazisti, fra i quali, appunto, Rudolf Hess. Dal 1966 fino all’anno della sua morte, il 1987, egli rimase l’unico detenuto di un penitenziario costruito per ospitare 600 persone. Per 21 anni, 100 persone, tra guardie e gestori, l’hanno sorvegliato 24 ore al giorno. Nonostante dalla prigione fosse impossibile evadere, ogni notte Hess doveva dormire in una cella diversa.
I ferrei controlli di un prigioniero ormai vecchio, raggiungevano aspetti folli quando Hess doveva essere trasportato e curato nel vicino ospedale britannico. In quelle occasioni veniva evacuato un intero piano dell'ospedale e la struttura veniva circondata dai soldati.
Le visite dei famigliari più stretti erano limitate a 30 minuti al mese in presenza delle guardie e nessun oggetto né foglio poteva essere scambiato tra visitatori e detenuto. Totale controllo e censura anche per la posta. Era consentita una lettera alla settimana con un massimo di 1.300 parole, che veniva sempre aperta e controllata.
Il grande gioco dei predoni fa parte di una collana di revisione storica composta da 5 diversi libri, per cinque diversi periodi storici e regioni geografiche.
Non si tratta di una collana di libri di Storia, ma di una collana di romanzi esoterici che raccontano le reali vicende vissute da vari personaggi dal 1803 al 1945.
I quattro diversi romanzi raccontano le reali vicende di una parte del mondo lungo un secolo e mezzo di Storia rivista e corretta. Chi racconta è un gruppo di fantasmi, genti vissute in tempi passati che raccontano le vicende del mondo nel periodo che hanno vissuto.
Quasi tutti i fantasmi sono personaggi realmente esistiti nella loro vita terrena, nella quale hanno subito ingiustizie e vogliono riscattarsi raccontando la verità ad un mondo prigioniero di menzogne e segreti.

Contenuto chiave - focus
L’opera parla di una setta di potenti usurai, padroni delle monete, padroni dell'economia globale, padroni degli eserciti più potenti del pianeta, padroni della salute collettiva, padroni assoluti dell'informazione, dell'educazione e dell'esperienza collettiva. Una potente Setta Oscura ed invisibile che controlla ogni aspetto della vita nel così detto “occidente democratico” e nelle sue colonie. Che decide quali guerre fare e come spartirsi il bottino e le terre alla loro conclusione.

Citazione rilevante
Dimentica la storia imparata, è solo una menzogna che può essere distrutta dalle prove e dai fatti reali. Dimentica le ideologie create dal Gran Teatro della Menzogna.
Ho vissuto la maggior parte della mia esistenza terrena in prigione, da solo, come unico prigioniero in isolamento dal mondo. Dopo tanti anni di ingiusta reclusione, qualcuno pose fine alla mia esistenza. Fui ucciso novantenne, a pochi giorni dalla libertà. Strangolato con un filo elettrico per impedirmi, una volta libero, di raccontare una verità scomoda.

Categorie di persone a cui è dedicato il libro e a cosa è utile
A coloro che sono interessati a comprendere veramente la storia non accontentandosi del racconto fornito dai vincitori di turno

Particolarità del libro

Revisione storica dei mandanti e del movente della seconda guerra mondiale.


Europa 1939































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*Tutto quello che sai sugli anni prima della Seconda Guerra Mondiale potrebbe essere falso.*


In *"1919-1939 Il grande gioco dei predoni"**, il Fantasma di Spandau – lo spirito inquieto di **Rudolf Hess* – racconta **il vero volto degli eventi che hanno cambiato il mondo**. Intrighi internazionali, manovre occulte e un gioco di potere tra imperi senza scrupoli.

📌 *DI COSA PARLA IL LIBRO?*
➡️ I segreti economici e politici delle grandi potenze tra le due guerre
➡️ Le connessioni tra banche, industria bellica e regimi totalitari
➡️ Il mistero della prigionia e della morte di *Rudolf Hess*
➡️ Le verità mai raccontate sui giochi di potere dietro la Seconda Guerra Mondiale
🔎

Verità Top Secret - Truth Top Secret

Documenti Storici Top Secret 


I Segreti sono Inganni Secrets are Lies 


Gli Archivi di Stato in ogni nazione contengono innumerevoli documenti 
The State Archives of EVERY country contain countless documents

Top Secret


Con pieno diritto statale questi archivi rimangono esclusi dalla comune conoscenza nazionale e mondiale 
With full state law, these files are excluded from the common national and global knowledge

Ma attenzione! Cosa significa questo ?
Significa crimine capitale.
But be careful! What does this mean ?
It means Capital Crime.

Perchè :
Bacause:
Segreto  =  Inganno
Secret = Fraud or Scam
Inganno = Far Conoscere il Falso
Fraud = make known the false
Conoscere il falso = Non Capire il Vero
Knowing the false = not Understand the Truth
Non Capire il Vero = Essere Disinformati 
Not Understand the True = Be Misinformed
Essere Disinformati = Non capire la realtà
Being Misinformed = Do not Understand Reality
Non capire la realtà = essere gregge ignorante.
Do not understand reality = be ignorant flock.

Possiamo quindi affermare che dove esiste Segreto esiste Inganno, esiste Falsità e Disinformazione, mirata a mantenere il popolo come un gregge ignorante
We can therefore say that where there is Secret there is deception, falsehood and misinformation, aimed at keeping a people as an ignorant flock
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Quanti archivi top secret esistono nelle varie nazioni riguardo ad avvenimenti storici importanti ?
Innumerevoli. 
How many top secret archives exist in various countries containing secrets of important historical events?
Countless
...................
Quindi.
Se Innumerevoli sono i Segreti :
  • Innumerevoli sono gli Inganni sul nostro passato
  • Innumerevoli sono le False informazioni storiche
  • Innumerevoli sono le Verità Storiche Sconosciute
  • Immensa è la nostra Disinformazione Storica. 

Then.
If Countless are the secrets :
  • There are countless of fraud about our past
  • There are countless false historical information
  • Countless are the Historical Truth Unknown
  • Immense is our Historical Disinformation.

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Indaghiamo e portiamo alla luce la Verità
Let's investigate and bring the truth to common knowledge


Perché se conosci il reale passato
puoi
Comprendere il presente in modo corretto. 

Because if you know the true past
You can understand the reality of the present correctly

Il più Grande Crimine

Il più Grande Crimine
Si chiama Bombardamento Strategico

Fu ideato da un militare italiano, tale Giulio Dohuet durante la Grande Guerra. Con il suo libro che portava il titolo "il dominio dell'aria" il militare italiano teorizzava di vincere le guerre con la sola aviazione,  disinteressandosi dei combattimenti tattici al fronte, ma bombardando le città nemiche . Distruggendo le città si poteva paralizzare il nemico, si potevano provocare ecatombi tra la popolazione, che si sarebbe presto ribellata alla guerra. Col bombardamento strategico si potevano portare distruzioni capaci di far capitolare, qualsiasi potente nemico.
Occorrevano solo tanti aerei capaci di portare enormi carichi di bombe


Bombardamento Strategico Significa Distruggere le Città
Uccidere indiscriminatamente civili.  
Questo è un enorme crimine.
Che cosa ci impedisce di considerarlo tale ?

Se Giulio Dohuet ideò, questa aberrazione della guerra, chi la mise in atto ?
Nel 1936, molto prima dell'inizio della seconda guerra mondiale, in Gran Bretagna fu fondato il Bomber Command, un organo della R.A.F. che si prefissava già nel 1936 il compito di distruggere le città tedesche.
Alcuni revisionisti sostengono che il New Deal americano (nuovo corso economico, conseguente al tragico giovedi nero di wall street nel 1929 quando la borsa americana crollò e porto alla rovina un paese ricchissimo) non avesse prodotto gli effetti sperati e che per risollevare l'economia americana sarebbe servita un altra guerra, una seconda guerra mondiale, per portare consumi e commerci ai livelli del 1915/18. Secondo alcuni studiosi il Presidente americano Rooswelt, avrebbe progettato già nel 1936 una grande guerra contro la Germania, per distruggere definitivamente il suo potere economico e per far decollare nuovamente l'economia americana. Il conflitto fu progettato di farlo iniziare nel 1941. Dal 1936 al 1941 c'erano 5 anni per prepararsi alla guerra.
Difficile trovarne le prove, sono negli archivi Top Secret, ma guarda caso nel 1936 anche USAAF si impegnò nel progetto Bombere Command iniziando a costruire enormi aerei a lungo raggio per distruggere col bombardamento strategico le città tedesche. Era il 1936,.
La guerra sarebbe iniziata ben tre anni dopo, questo piccolo particolare è la chiave di volta che sostiene una costruzione storica fantasiosa e falsa. Hitler non voleva conquistare il mondo, ma c'erano invece progetti precisi per distruggere la Germania. Basta indagare a fondo per capire la verità.
L'Industria aerea britannica ed americana iniziarono a costruire e perfezionare enormi quadrimotori a lungo raggio, capaci di bombardare pesantemente città fino a 2000 km di distanza e tornare alla base.
In pochi anni l'industria bellica anglo americana costruì migliaia di bombardieri strategici.
Durante la seconda guerra mondiale, la principale caratteristica della strategia militare anglo americana, fu il bombardamento strategico portato con migliaia di fortezze volanti, che distrussero centinaia di città.
Nel 1943 la maggior parte delle grandi città tedesche erano già distrutte, il bombardamento strategico si era evoluto ed ora usava il fuoco per distruggere ogni cosa. 
I bombardamenti a tappeto con migliaia di tonnellate di spezzoni incendiari erano capaci di provocare veri uragani di fuoco con temperature di 1500 gradi, venti infuocati da 300 km/h e fiamme che si innalzavano alte fino a 2000 mt. 

Quando anche gli ultimi fuochi erano spenti, Nulla esisteva più tranne le pietre.


L'ultima città tedesca vittima di questa tecnica criminale è stata Dresda, bruciata completamente nella sola notte del 13 febbraio 1945 con 4000 tonnellate di bombe incendiarie portate da 1260 bombardieri. Morirono bruciate vive 135.000 persone, per lo più feriti e sfollati.
Ma Dresda, non fu la sola città ad essere bruciata completamente, il 28 luglio 1943 era già toccato ad Amburgo dove 3000 bombardieri si alternarono a sganciare 2300 tonnellate di bombe incendiarie, provocando una tempesta di fuoco con venti a 150 km/h. la città bruciò completamente e morirono asfissiati e carbonizzati 55,000 civili 


 L'elenco delle città distrutte nella seconda guerra mondiale è lunghissimo, ma nulla regge il paragone con le distruzioni provocate dal sistema del bombardamento strategico messo in atto dal Bomber Command della RAF inglese e dalla USAAF americana . Migliaia di Avro Lancaster e Boeing B29 furono costruiti per attuare la principale strategie della guerra : La distruzione delle città nemiche. Aerei capaci di volare per 4000 km e trasportare 10.000 kg di bombe, impiegati a migliaia per decine di migliaia di missioni.
Nessuna altra nazione aveva progettato simili aerei per una simile criminale strategia 

Fu Bomber Command ad iniziare la serie già il 15 maggio 1940 con il primo bombardamento strategico sulla città di Amburgo, portato con 130 grandi bombardieri 

Dal maggio 1940 fino al 1945 il Bombardamento strategico su tutte le città tedesche continuò ogni giorno, contando decine di migliaia di incursioni.
Oltre ad Amburgo e Dresda, le città distrutte completamente con gli Uragani di Fuoco furono Wuppertal, Kassel, Berlino. In queste città la tecnica del Uragano di Fuoco si compì, ma non meno distruzione fu portata su tutte le altre città tedesche.

Questo è un piccolo elenco delle città rase al suolo e bruciate : HessenDusseldorfBremaMunchenMannheimKiel,  StoccardaDuisburgDortmundColoniaRostockLubeccaHannoverNorimberga
Friedrichshafen.

Anche le città italiane non furono risparmiate dai bombardamenti anglo americani, seppur in modo minore, rispetto alle città tedesche. Si bombardarono le città per indurre la popolazione a ribellarsi alla guerra e chiedere l'armistizio nel settembre 1943. Tuttavia il bombardamento delle città italiane non cessò con la resa e si continuarono a far piovere bombe sui civili. 

Il Bombardamento Strategico "Liberò" l'Italia

Questi sono Crimini, Enormi Crimini, mai considerati
programmati già nel 1936 in Gran Bretagna
( ... ma abbiamo imparate che era Hitler a volere la guerra ... )

Che cosa ci impedisce di considerare la distruzione delle città come grandi crimini ?


Perché ad esempio si decise di distruggere due città come Hiroshima e Nagasaki, anziché sganciare le due bombe atomiche su obiettivi militari ? 

Non sarebbe forse stata una dimostrazione ancora più incisiva per convincere i giapponesi alla resa ?

 Certo, sganciare una bomba atomica su avamposti militari giapponesi, sarebbe stata una azione militare, una dimostrazione di forza immensa decisiva per indurre alla resa.

Invece il comando americano ha scelto di distruggere due città popolate da civili.
Normale amministrazione per chi aveva già distrutto centinaia di città e questo sistema era diventato normalità, una normalità che durerà nel tempo, nella guerra in Corea,

in Vietnam I bombardieri strategici B52 americani effettuarono migliaia di incursioni su Hanoi, bombardando a tappeto la città e distruggendo ogni villaggio.
Uccidendo milioni di civili indifesi

Con i bombardieri strategici B52, gli americani sperimentarono la guerra chimica per distruggere i raccolti e tutto ciò che era commestibile, per uccidere la popolazione con la fame ed i veleni. ( ancora oggi si pagano le conseguenze di queste azioni )
Forse ripensando alle tempeste di fuoco sulle città tedesche i comandi americani in Vietnam aggiunsero i bombardamenti al napalm per distruggere con il fuoco intere foreste, tutti i villaggi e gli animali al loro interno

L'elenco è infinito e continua fino alle distruzioni di oggi in Medioriente.

Nulla è cambiato si continua ad uccidere innocenti in modo orgoglioso e legale.




Nulla è cambiato dopo 77 anni di massacri su milioni di civili. Nulla è cambiato, nemmeno la nostra comprensione di che cosa sia davvero Criminale



Friday, March 9, 2018

Trento e Trieste : le Città Rubate

Trento e Trieste :

Impariamo la Storia e non la Retorica

per conoscere il passato e comprendere il presente




Che cosa abbiamo imparato

A scuola abbiamo imparato che per liberare Trento e Trieste dal giogo austriaco, si è dovuto partecipare alla 1° guerra mondiale e difendere i confini italiani dall'invasione austriaca.

Con la fine della Grande Guerra si è potuto liberare anche la regione Alto Adige e portare i confini nord italiani fino al Brennero

Purtroppo però il sacrificio italiano nella Grande Guerra non è stato premiato come doveva e l'Italia è rimasta "mutilata" di tutta la regione Istriana, di tutta la Dalmazia e di tutto il Quarnaro . Le città e le provincie di Fiume, Pola, Zara, Spalato, Ragusa, Veglia, sono rimaste ingiustamente fuori dal territorio nazionale.

Questo è ciò che abbiamo imparato a scuola e questi concetti sono la base della nostra conoscenza del recente passato.

Altri concetti molto diffusi dicono:
  • Il popolo italiano discende dalla antica Roma e dalla sua grande civiltà.
  • Il Popolo italiano è sempre esistito, ma per tanti secoli è stato sottoposto al dominio straniero, finché con l'aiuto dei Savoia ha trovato la forza di riscattarsi e liberare la maggior parte delle terre irredente, lungo un epoca chiamata risorgimento. 
  • La nazione italiana è individuabile dove si parla italiano o un dialetto derivato dalla lingua latina, come ad esempio il Ladino, il romancio, il cimbro, il friulano, non importa la percentuale.
Quanto di tutto questo appartiene alla Storia e quanto appartiene alla Retorica ?
Andiamo a scoprirlo !

Se vogliamo analizzare i nostri concetti su questi temi dobbiamo necessariamente comprendere questi significati e differenze :
  1. Che cosa Significa  PATRIA
  2. Che cosa significa  POPOLO
  3. Che cosa significa  NAZIONE
  4. Che cosa significa  STATO
  5. Che cosa significa  ITALIA

Patria  significa terra dei propri padri, dei propri avi, la terra dove si è nati e cresciuti. 
Popolo significa un insieme di genti, accomunate da una etnia, da una storia comune, da comuni usanze, modi e costumi, accomunate da fratellanza, fedeltà ed unità, accomunate da una lingua comune 
Nazione significa la terra di un Popolo, il territorio dove un popolo affonda nel tempo le sue radici e le sue origini.
Stato significa una entità che amministra e governa un territorio composto da una o più Nazioni
Italia è uno Stato. Un entità creata con guerre lungo un periodo di 70 anni, che amministra e governa un territorio i cui confini sono stati definiti con la ragione delle armi e dove vivono diversi popoli. 

Ora che abbiamo chiarito e definito i concetti base da applicare alla nostra analisi procediamo con la verifica delle nostre convinzioni .
  1. (1) Possiamo affermare che Trento e Trieste fossero terre irredente, appartenenti alle Nazioni ed ai Popoli italiani ? La risposta si trova nella storia delle due città
Trento : capoluogo di una antica provincia Retica romana, dove si insediarono diversi popoli provenienti dalle invasioni barbariche e da migrazioni varie. Verso il 1.100 nel ambito del sacro romano impero, allo scopo di amministrare ed evangelizzare la regione alpina dolomitica vennero creati diversi Principati Vescovili a Trento e Brixen,  dove fu fondata la 1° università teologica. La grande svolta storica avviene nel 1259 con Mainardo I che su incarico del Imperatore ricevette i poteri dal Principe Vescovo di Trento è trasformò il vasto territorio alpino in Contea. La contea progredì velocemente con ricchezza, buon commercio e grandi produzioni agroalimentari. Il buon governo dei Tirolo passò agli Asburgo nel 1363 quando Margherita l'ultima dei Tirolo e parente dei Duchi d'Austria, morì vedova e senza eredi. Il progresso non si arrestò con i nuovi reali, ma anzi si incrementò con nuovi grandi mercati ad est. Arrivarono poi i tempi delle riforme Teresiane, ma sopratutto le leggi e gli ordinamenti di suo figlio Giuseppe che col Giuseppinismo ammodernò tutto l'impero. dopo la metà del 1700 l'istruzione divenne gratuita ed obbligatoria dal 6 ai 12 anni, come pure l'assistenza sanitaria. Venne istituita la carta dei diritti del cittadino e l'abolizione dei privilegi a clero e nobili. Scomparve lo sfruttamento della mezzadria, si costruirono scuole, ospedali, conservatori, università e cimiteri. Si promulgò il diritto di culto, di cultura e di lingua. Vennero finanziate dallo stato le attività imprenditoriali, venne istituito un sistema di credito e di controllo su di esso. Tante altre leggi portarono il grande impero a precorrere i tempi di 2 secoli, sopratutto in termini di diritti umani e di convivenza multietnica.  (vedi il  post Mitteleuropa la buona anomalia mondiale). La contea Tirolese era entrata nella grande Mitteleuropa. Per secoli ricchezza e progresso nella pace furono le condizioni di vita dei popoli del Tirolo nel Impero austriaco. Nessuna ribellione nei secoli. Quando napoleone entro con le sue armate in Tirolo, anziché essere acclamato fu affrontato dal popolo e da Andreas Hofer. Nemmeno nel 1848 quando un piccolo esercito di mercenari lombardi e garibaldini penetrò in trentino fino ad Arco, vi fu ribellione all'Austria. La popolazione voltò le spalle ai "liberatori" e chiamò in soccorso i soldati arrivati da Trento. Quando nel 1914 iniziò la grande guerra, i trentini tirolesi partirono per il fronte austriaco. Poi  quando nel 1915 l'Italia fece guerra all'Austria, il fronte correva lungo tutto il trentino, una condizione insostenibile per l'esercito austriaco se la popolazione trentina fosse stata ostile. Se davvero il trentino fosse stata terra italiana da liberare, la linea di fronte austriaca si sarebbe trovata totalmente in territorio nemico, circondata e senza possibilità di combattere. Ma non andò così, nessuna azione di sabotaggio o partigiana,. Nel 1915 ben 60.000 soldati di Trento combatterono contro le truppe italiane con l'esercito austriaco. Nel 1915 un gran numero di trentini non chiamati alle armi per limiti di eta si arruolarono volontari nel esercito austriaco. 12.000 furono i volontari trentini di lingua italica che combatterono controo le truppe italiane.       Ma questo non è un fatto anomalo, quei soldati difendevano la loro patria dagli invasori. La loro patria era l'Austria da ben 32 generazioni. Lungo tutta la guerra, per ben tre anni, il trentino rimase terra austriaca, finché la guerra finì. 
  • Quindi Trento rimase Tirolese per sua volontà per ben 6,5 secoli, ma se consideriamo il periodo iniziale dei Principi Vescovi, i secoli di convivenza multietnica diventano 8 . 
  • Per 30 generazioni, la Patria dei trentini fu la regione Tirolo, quando l'italia ancora non esisteva.
  • Per secoli Trento rimase fedele ai Tirolo, nei periodi più difficili e durante tutta la guerra che avrebbe dovuto liberarla.
Guardando il suo passato, possiamo affermare che il popoli di Trento e della sua provincia appartengano ad una nazione Italiana ? Possiamo affermare che la terra dei padri dove il popolo trentino affonda le sue radici sia da ricollegare in qualsiasi modo ai Savoia ed al nostro concetto di Italia ?
Non è forse più corretto affermare che la patria dei Trentini fosse una regione multietnica parte di una grande civiltà Mitteleuropea ? 
Ben 40 generazioni ce lo ricordano.

Trieste : città romana sulla via per i Balcani, fu parte della provincia Retica di oriente. Fu amministrata e sfruttata dai Patriarchi che detenevano il potere temporale e spirituale ad Aquileja. Nel 12° secolo, Trieste cadde vittima dell'aggressiva espansione veneziana che ne saccheggiava beni e ricchezze impedendole ogni forma di sviluppo. A metà del 1300 tramite un plebiscito popolare, Trieste chiese a Vienna di entrare a far parte del impero Austriaco. 
L'Austria accolse Trieste proteggendola dalle scorribande veneziane e creandovi un grande porto commerciale. Così i triestini iniziarono a prosperare in una vasta realtà europea. Successivamente Trieste divenne Porto franco ed affluirono nella città immense ricchezze e merci da tutto il mondo. Come Trento, Trieste visse nel Giuseppinismo del 1700 un epoca di grande progresso e ricchezza che la portò ad divenire una delle città più ricche ed al avanguardia del pianeta. La ricchezza, il buon governo, il diritto dei popoli e la buona convivenza multietnica sono ancora oggi testimoniate dai palazzi, dalle differenti chiese, dagli ospedali, dalle differenti scuole, dalle strutture commerciali, artigianali, industriali e di comunicazione che formavano questa ricchissima città collegata a tutto il nord Europa. Una città dove avevano sede le grandi compagnie finanziarie ed assicurative, dove arrivavano ogni giorno navi con enormi carichi di merci pregiate destinate ai mercati continentali.
Arrivarono poi gli anni delle rivoluzioni del 1848 e 1849 che misero in pericolo sia Vienna che Budapest, ma Trieste rimase fedelissima e le sue strutture commerciali vennero utilizzate per l'emergenza. Per la sua fedeltà Trieste venne premiata dagli Asburgo con lo status di Città-Stato, al pari dei Land.
Come Trento anche Trieste, nel 1914 fu coinvolta nella grande guerra e parte dei triestini partirono per il fronte austriaco in Serbia. Quando nel 1915 l'Italia fece guerra al Austria, il fronte si trovò a pochi km dalla città. Il fronte correva lungo tutto il Friuli e la Carnia, una condizione insostenibile per l'esercito austriaco se le popolazioni triestina, carnica, istriana fossero state ostili al Austria. Se davvero Trieste e l'Istria fossero state terre italiane da liberare, la linea di fronte austriaca si sarebbe trovata totalmente in territorio nemico, circondata e senza possibilità di combattere. Ma non andò così, nessuna azione di sabotaggio o partigiana, nulla per ben tre anni, Trieste rimase inviolata terra austriaca, finché la guerra finì.

  • Quindi Trieste divenne e rimase Austriaca per sua volontà lungo ben 5 secoli. 
  • Per 20 generazioni, la Patria dei triestini fu il Land Austriaco Litorale Adriatico dove convivevano con tante altre etnie
  • Per 500 anni Trieste rimase fedele agli Asburgo, nei periodi più difficili e durante tutta la guerra che avrebbe dovuto liberarla.
Guardando il suo passato, possiamo affermare che il popoli di Trieste e di tutto il Litorale Austriaco appartengano a ciò che noi intendiamo come nazione Italiana ? Possiamo affermare che la terra dei padri, dove il popolo triestino affonda le sue radici, sia da ricollegare in qualsiasi modo ai Savoia ed al nostro concetto di Italia ?
Non è forse più corretto affermare che la patria dei Triestini fosse una regione multietnica parte di una grande civiltà Mitteleuropea ? 
Ben 20 generazioni ce lo ricordano.

(2) Possiamo affermare che la regione Alto Adige fosse terra irredenta, appartenente alla Nazione ed al Popolo italiano ? La risposta si trova nella sua storia

Alla regione che conosciamo come Alto Adige, è stato cambiato il Nome in epoca fascista. Nella realtà il suo nome è Tirolo e faceva parte della Contea Tirolese, che comprendeva anche Trento. La sua storia è esattamente uguale a quella della regione trentina, cioè la Storia della Contea Tirolese. Il capoluogo della regione era Brixen, rimasto a lungo capitale dello Stato Tirolese e Bolzano ne era il Centro commerciale. A differenza di Trento, in quello che oggi chiamiamo Alto Adige, la popolazione è sempre stata di lingua tedesca, e ladina. 

  • Quindi la regione Alto Adige nella realtà si chiama Tirolo del sud, da sempre popolata da genti germane. Fondata nel 1100 è rimasta volontariamente 8 secoli in ambito Austriaco.  L'appartenenza allo stato italiano è stata forzata con la ragione delle armi ed è stata una delle ingiustizie della Grande Guerra
(3) Possiamo affermare che le regioni Istria, Dalmazia, Carnia e Quarnaro fossero terre irredente, appartenenti alla Nazione ed al Popolo italiano ? La risposta si trova nella loro storia.

Ai primi anni del anno 1000, il Doge veneziano Orseolo, stipulò un accordo con l'imperatore romano di oriente a Costantinopoli. Nell'accordo Venezia garantiva la protezione marittima al impero romano di oriente, in cambio dello sfruttamento gratuito delle risorse che si trovavano sulla costa e sulle isole adriatiche dalla Grecia a Trieste. Quell'accordo fu la fortuna di Venezia e del suo ricco futuro. Una immensità di materie prime gratuite erano li in attesa di essere raccolte. Così la già potente Venezia, insediò colonie lungo la costa e le isole, dove mandava poveri friulani a lavorare e produrre ricchezze per i suoi signori e commercianti. Gli insediamenti coloniali sulle isole e la costa adriatiche vennero organizzati, amministrati e presidiati con eserciti e gendarmi. Tuttavia rimaneva un territorio ostile, abitato da popolazioni Croate, Liburne, Illiriche, Carniche, Dalmate che non erano così sottomesse o felici di esserlo. Era la loro terra e qualcuno con la forza stava portando via ogni bene. I principali centri insorsero più volte e Fiume riuscì a cacciare i veneziani con l'aiuto del Austria. Tuttavia era una lotta impari, troppo potente era Venezia. Le popolazioni balcaniche cercarono di contrastare la flotta veneziana con navi pirate, Gli Usocchi divennero grandi eroi agli occhi delle popolazioni balcaniche, ma vennero distrutti con le loro navi e la loro fortezza stanziata a Senji. Eroica fu Zara che insorse 37 volte e 37 volte fu distrutta. Diversi secoli durò il dominio veneziano e quando napoleone riuscì a sconfiggere la serenissima i Balcani tornarono liberi.     
 Ma fu una breve tregua, perchè già nel 1919, finita la Grande Guerra  parte di quelle terre furono poste sotto la sovranità del Italia. (che per questo ed altri sogni di dominio era entrata nel conflitto) Ma il peggio doveva ancora avvenire col l'epoca fascista che operò le più feroci pulizie etniche per fare scomparire le popolazioni slovene, e Croate dal Balcani. l'apoteosi fu nella metà della 2° guerra mondiale 
Per 18 mesi da aprile 1942 a settembre 1943, oltre mezzo milione di soldati furono tolti dal fronte africano (lasciato sulle spalle dei tedeschi) per operare nei Balcani ( Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Kosovo) la più feroce e furiosa pulizia etnica che il mondo abbia mai conosciuto (vedi Post "I Fantasmi di Lubijana). Finita la guerra quei crimini furono nascosti e protetti dal silenzio e dalla censura, con benestare degli americani timorosi di Tito e del comunismo.
Le popolazioni di lingua veneta e friulana presenti nei Balcani, ieri ed oggi risalgono agli insediamenti forzati veneziani, ma costituiscono ed hanno sempre costituito una minoranza della popolazione balcanica. 

  • Quindi le regioni Adriatico balcaniche sono state a lungo terra di sfruttamento e dominio veneziano, dove la serenissima ha impiantato colonie per rubare ricchezze e materie prime alle popolazioni che abitavano quelle terre e quelle migliaia di isole. Prima Venezia e poi lo Stato italiano hanno operato ogni tipo di oppressione e crimine ai danni dei popoli balcanici. Non si può certo affermare che quelle terre siano riconducibili ad una nazione italica, alle radici dei Savoia, che provengono da oltre le alpi .... quelle ad ovest. 

Friday, October 27, 2017

Scarponi Francesi in Costa d'Avorio.

Testimonianze del Nuovo Feroce Colonialismo.


Apriamo gli occhi !


Dopo il 2° conflitto mondiale gli stati colonialisti come la Francia, la Gran Bretagna, gli USA, hanno cambiato il loro modo di mantenere il domini coloniali.

Quasi tutti i paesi sottoposti a dominio coloniale hanno ottenuto la loro indipendenza. 
Ma non illudiamoci, a nessun popolo è stata regalata la libertà ed il possesso della propria terra. 

Gli stati sottoposti a dominio coloniale, ottennero una libertà e autonomia di pura facciata.
I governi di tutti questi paesi erano e sono gestiti dalle potenze coloniali, che garantiscono così il totale sfruttamento delle risorse alle loro multinazionali. 

Le potenze colonizzatrici armano gli eserciti per controllare i movimenti di liberazione anche pacifica, gestiscono le votazioni, finanziano la propaganda e la disinformazione per tenere il più possibile sotto controllo le popolazioni.

Ma se la situazione sfugge al controllo ed un popolo riesce ad eleggere un proprio rappresentante, le potenze colonizzatrici finanziano ed armano eserciti di mercenari, armano bande di razziatori per destabilizzare i legittimi governi ed attuare colpi di stato, deporre i governi eletti e sostituirli con i loro fantocci .

Ai popoli che noi crediamo liberi ed indipendenti, non rimane nulla, solo la miseria e la fame.  

Questo è il riassunto breve di una situazione mondiale che si ripete all'infinito e la Costa d'Avorio non sfugge a questa logica.


I Governi Ivoriani dal giorno della così detta Indipendenza fino ad oggi


Anno 1960 la Costa d'Avorio viene dichiarata Stato Libero ed Indipendente sotto la "Protezione" francese.


  • 1960 - 1993: Governo di Felix Boigny. Ben 7 mandati consecutivi. Felix non ha certo ostacolato gli interessi Francesi in Costa d'Avorio. In 33 anni di governo, Felix non è riuscito a far uscire il suo paese dalla miseria e le esportazioni di preziose materie prime come cacao, caffè, minerali preziosi e tutto l'agro-alimentare sono rimaste fuori dal controllo ivoriano e gestite da compagnie francesi.
  • 1993 - 2000: Governo ad interim (protetto dall'esterno) di Henry Konan. Henry alle soglie dell'anno duemila fa intendere che vuole apportare modifiche economiche, qualcuno non è sicuramente d'accordo.
  • Gennaio 2000 - ottobre 2000 Colpo di stato del militare Robert Guei che destituisce Henry, i militari armati e finanziati dai francesi prendono il controllo del paese.
  • Ottobre 2000 Insurrezione popolare contro i Golpisti, dopo feroci battaglie il generale Robert Guei deve fuggire in Burkina. Il popolo elegge Laurent Gbabò come proprio presidente. 
  • Ottobre 2000 - Aprile 2011 : Il Governo del Fronte popolare del presidente Gbabò si dibatte per 10 anni nella guerra civile, ma con una serie di buone leggi, riesce a migliorare le condizioni di vita a tanti ivoriani, il popolo lo ama. 
  • 2000 - 2011: La Guerra Civile. Per 10 anni, il governo di Gbabò deve fronteggiare la guerriglia mercenaria e le invasioni di bande armate estere, che insanguinano il paese e tentano in continuazione di attuare colpi di stato. L'esercito regolare ivoriano rimane fedele al proprio presidente proteggendolo, ma il compito dei soldati e generali è davvero gravoso, costretti a difendere continuamente popolo ed istituzioni da una guerriglia finanziata dai francesi che vogliono deporre Gbabò. Un contingente militare francese su mandato Onu è sempre presente in Costa d'avorio, ufficialmente come Peace keeper (protettori della pace), ma nella realtà per alimentare e rifornire eserciti mercenari e bande golpiste. Il doppio gioco francese è evidente ma si continua a credere alla risoluzione Onu. Gbabò non dispone di grandi risorse ed i suoi mezzi militari sono insufficienti a fronteggiare un nemico nascosto e armato di tutto punto. L'aviazione Ivoriana dispone di soli 2 aerei militari che i francesi distruggono subito.  Le invasioni armate dal Burkina e gli eccidi sono l'ordine del giorno. 
  • 2010 : Gbabò verso la fine del mandato proclama la nazionalizzazione del cacao
  • Ottobre 2010 : Sotto la "protezione" militare francese si svolgono le elezioni presidenziali, il popolo si riversa alle urne e Gbabò vince facilmente il primo turno, nonostante i brogli nelle provincie del nord. Al ballottagio vince inspiegabilmente Alassane Quattara ( originario del Burkina guarda caso). ma Gbabò non riconosce legalità al suo avversario e si rifiuta di lasciare il governo. I francesi ottengono la risoluzione del Onu che invia una forza di intervento militare per insediare Quattara. 
  • 11 Aprile 2011 : Le teste di cuoio francesi catturano Gbabò, sparando sugli studenti accorsi per proteggerlo con i propri corpi. I francesi sparano sugli scudi umani e fanno una carneficina, poi catturano Gbabò e tutta la sua famiglia, li trasferiscono in Algeria (dove evidentemente ancora comandano) e poi in Olanda alla prigione del Aia con accuse mai provate di crimini contro l'Umanità, il processo non terminerà mai.
  • 2011 - 2017 : Prosegue la Guerra civile totale in Costa d'Avorio. Il popolo ivoriano non ha più possibilità alcuna di porre al governo un proprio rappresentante. Quattara ed i francesi controllano sia l'esercito governativo che gli eserciti mercenari ed alimentano le bande estere, che si infiltrano liberamente in Costa d'avorio razziando, violentando ed uccidendo. Tutti gli esponenti del fronte popolare di Gbabò vengono fatti sparire. Il controllo francese sulla Costa D'Avorio è oggi totale.  

Quando l'unica speranza rimane la mano di Dio


La testimonianza di una Ivoriana fuggita in Italia, raccolta personalmente qualche giorno fa

Qualche giorno fa ho incontrato Seline, una bella trentenne ivoriana fuggita dal suo paese e rifugiatasi in Italia dove lavora come governante in una villa.
Una donna gentile e sorridente, che ha cambiato espressione quando le ho chiesto da dove venisse.
Seline è diventata subito triste ed i suoi espressivi occhi sono diventati lucidi....

.. Vengo dalla Costa d'Avorio, sono scappata per non essere uccisa, la c'è la guerra ...
Senti Seline cosa mi dici di Gbabò ... nessuno capisce se sia un criminale oppure una vittima di giochi internazionali ...
Ahah Giò, criminale ?? tutti voi non vedete, non capite ... Gbabò è il mio presidente, è il nostro presidente, tutto il popolo lo ama, lo abbiamo eletto.  Lo abbiamo eletto con una rivoluzione popolare che ha cacciato un militare assassino che aveva fatto il colpo di stato. Il popolo ivoriano lo ha eletto e lui è l'unico presidente ad essere stato eletto direttamente dal popolo con una rivoluzione pacifica. Tutti gli ivoriani veri sono per il Fronte popolare, per il nostro presidente Gbabò.  Lui ama la sua gente, voleva portare fuori dalla miseria, il suo paese, voleva togliere la disperazione e dare speranza a tutti..... ma per fare questo doveva trattenere una piccola parte dei soldi che ogni giorno se ne vanno in Francia, voleva nazionalizzare la esportazione del cacao ...
.... capisco Seline .... Gbabò voleva togliere ai francesi i profitti sulla esportazione di questo prodotto per poter investirlo nel paese, voleva togliere qualcosa ai colonizzatori, 
... Si esattamente questo, laggiù manca tutto e non ci sono soldi per fare niente, gli unici a stare bene sono i bianchi,  i francesi che ci portano via tutto ... a noi rimane solo miseria.
Seline, ma allora cosa ha fatto Gbabò per essere portato in prigione in Olanda con tutta la sua famiglia ?
.. Molto semplice da capire Giò ! Da anni i francesi cercavano di destituirlo.... Perchè il mondo non capisce il motivo della presenza di soldati francesi in Costa d'Avorio... perchè ? Perchè nessuno sa rispondere ad una semplice domanda ?  Eh ? Perchè ? ...... I francesi trovano sempre un motivo per mandare soldati nel nostro paese. Quei soldati rifornivano gli eserciti di mercenari che per  10 anni hanno creato guerra civile e tentato colpi di stato. Eserciti mercenari e bande di razziatori provenienti da paesi come il Burkina, questa non era e non è l'opposizione, ma invasione armata, invasione di assassini..... E poi finalmente dopo 10 anni di guerra civile siamo andati a votare .... i francesi non potevano perdere l'occasione di mettere al governo chi faceva i loro interessi e togliere il pericolo di avere meno ricchezze da rubare, così truccarono le elezioni..... Gbabò ha vinto nettamente al primo turno, ma poi nel ballottaggio ci sono stati degli imbrogli ed è risultato vincitore Quattara, un bamboccio dei francesi che viene dal Burkina.. Gbabò allora non ha accettato la sconfitta truccata
... Seline, fu allora che intervennero i soldati Un e le forze francesi per garantire la salita al potere di Quattara ??.
Si, Giò, il mondo ancora una volta non si è chiesto cosa ci facessero i soldati francesi in un altro stato durante le sue elezioni, il mondo capì che Quattara aveva vinto e che Gbabò non voleva lasciare il posto al vincitore, così nonostante gli studenti abbiano fatto scudo umano al loro presidente, i soldati francesi spararono su quei ragazzi e catturarono Gbabò, con tutta la sua famiglia. Furono accusati di crimini contro l'umanità e portati in prigione al Aia in Olanda ... senza prove di crimini. Il colonialismo di oggi è ben peggiore di quello vecchio, oggi i bianchi creano e armano eserciti di africani da usare contro altri africani, bande di ragazzini e bambini con i mitra ammazzano chiunque ridendo....
... ma Seline, se è come dici, perchè il popolo non si è ribellato, perchè gli ivoriani non sono scesi in piazza , perchè non hanno bloccato tutto, perchè non hanno informato il mondo di questa ingiustizia... perchè se è come dici ??
Giò devi capire che nel mio paese non esiste pace, esiste la guerra, esistono bande di stranieri che uccidono chiunque, questo da anni. Quando Gbabò era presidente poteva contare sul piccolo esercito per contrastare le migliaia di mercenari e bande pagate dai francesi che tentavano sempre il colpo di stato. Avevamo sempre la guerra ma quelli che voi chiamate ribelli e invece sono assassini stranieri erano combattuti dal nostro esercito comandato da Gbabò .... 
... Capisco Seline, oggi il popolo ivoriano è preso tra due fuochi, Quattara dispone del esercito regolare per reprimere ed arrestare, ma dispone anche dei mercenari e delle bande per tenere sotto controllo il paese ed il popolo.... non ci sono possibilità di cambiare questo sistema 
.. Si Giò, dobbiamo solo morire .. ma dimentichi il terzo fuoco, che sono i soldati francesi armati di ogni mezzo distruttivo, noi ivoriani siamo in balia dei soldati governativi che vengono dal Burkina, siamo in balia delle bande armate che provengono da ogni parte per razziare, violentare ed ammazzare, siamo sempre in balia dei soldati francesi che sono li per mantenere tutto sotto il loro controllo. I nostri ragazzi sono coraggiosi , non rinunciano alla protesta pacifica, alla speranza di poter cambiare, non rinunciano a far capire al mondo cosa accade, ma ogni giorno ne vengono uccisi decine e decine ... Anche mio fratello è stato ucciso, io mi sono nascosta e sono scappata ed oggi sono qui .... I nostri ragazzi si faranno ammazzare tutti .... e quelli vivi rimasti scapperanno, così il nostro paese diverrà una regione del Burkina, sfruttata dai francesi .... così non può andare avanti ... il diavolo in persona comanda laggiù, il diavolo in persona !! Ma io te lo giuro Giò, io sono sicura, sicura, sicurissima ... un giorno vedremo la mano di Dio, vedremo la mano del Signore mettere a posto tutto, lui verrà a salvarci, vedremo la sua mano Giò ... ci puoi giurare ...

Non ci sono tante parole per commentare il racconto di Seline, tranne queste : Ma noi popoli democratici dei paesi sviluppati che mandiamo denaro al Unicef, adottiamo bimbi africani, ci perdiamo nel razzismo più becero, ci allarmiamo per gli esodi dei clandestini, pensiamo di avere chiavi e soluzioni, pensiamo di ricacciare povere genti in mare, pensiamo di chiudere le porte di "casa nostra" ....  non immaginiamo nemmeno le origini dei problemi ne dei mali del mondo moderno... abbiamo visioni palesemente sbagliate create appositamente per i nostri pigri cervelli ...  noi benestanti ..... che cosa mai capiamo di ciò che accade realmente nel mondo ??






Friday, October 13, 2017

Nazioni o Stati ? Perché Metternich aveva ragione.

Metternich fu uno dei grandi padri del realismo politico, o Realpolitik, fu fautore della politica dell’equilibrio, sempre così necessaria e fu maestro della tecnica diplomatica.

Fu proprio Metternich ad affermare poco prima della metà del 1800, che l'Italia fosse una espressione geografica e non un unico popolo o nazione.

Per anni, agli italiani questo è suonato come un insulto, ma oggi dopo tanti anni le parole del grande diplomatico Austriaco sono comprese come una grande perla di saggezza, che si rispecchia in tutto il mondo : Esiste una differenza abissale tra Nazione e Stato

Se per un attimo volessimo spegnere il giradischi della rombante retorica, toglierci le bende dagli occhi per analizzare il pensiero di uno dei personaggi più intelligenti della diplomazia Mitteleuropea, potremmo capire e vedere qualcosa che ci sarebbe molto utile oggi.

Ci hanno insegnato e noi diligentemente abbiamo imparato, che il popolo italiano fosse da secoli schiavo degli stranieri che se ne contendevano il dominio. Finché una manciata di eroi in un epoca gloriosa chiamata risorgimento liberarono il sacro suolo della patria. 

Occorre una profonda e totale ignoranza sul proprio passato, per credere ad una simile favola. Ma non voglio correre a giudizi prima di avere messo in chiaro tutto ciò che nega questa comune convinzione, questa diffusissima opinione sul passato italiano, che guida un enorme carro carico di retorica. Retorica, non Storia.

Gli attuali avvenimenti in Catalogna ed in Gran Bretagna, rispecchiano una realtà mondiale dove spesso, come in Italia,  gli Stati non sono uniche Nazioni. 


Ma andiamo con ordine, quali sono gli aspetti che negano l'unicità del popolo italiano, inteso come Nazione ? 




I confini di uno Stato possono racchiudere varie Nazioni, che vi appartengono per scelta o perché obbligate con la forza delle armi e dalle imposizioni post belliche.
  1.  Col termine Nazioni si intendono popoli che si siano formati spontaneamente per genetica, abitudini, lingua, usi, costumi e Storia comuni. Un popolo è formato da genti che sentono di appartenere alla propria Nazione, nella quale hanno le proprie RADICI che affondano nella Storia comune.
  2. Ci sono, ad esempio, Nazioni che hanno i loro popoli sparsi in vari Stati (come la nazione Curda, frammentata in 4 diversi Stati). Noi crediamo che quegli Stati siano Nazioni e siano legali, ma ci sbagliamo perché esistono ben pochi Stati formati da Nazioni che ne hanno accettato l'appartenenza e rarissimi sono gli Stati formati da un unica Nazione. Così è avvenuto anche ai piccoli Stati Nazione della penisola italiana ai quali è stata imposta la loro dissoluzione e la fusione in un unico Stato governato dai piemontesi e da chi faceva i loro interessi. 
  3. La penisola italiana è composta da un mosaico di popoli, formatisi spontaneamente da mescolanze etniche lungo i secoli. Il risultato di tali mescolanze etniche è assai differente tra sud, nord, centro, est e ovest. I Popoli della penisola italiana, formano diverse nazioni che nascono da profonde radici della storia millenaria. I popoli della penisola italiana si diversificano per Genetica, Storia, Usi, Lingua. Tutti hanno una differente storia, dalla quale emergono DIFFERENTI RADICI, che ne determinano DIFFERENTI NAZIONI, che sono state anche in lotta armata tra loro. 
  4. La convinzione inculcata dall'educazione post unitaria e successivamente molto sfruttata dal fascismo, recita che le radici italiane vadano individuate nell'antica Roma. Questa affermazione corrisponde a pura retorica, inesistente nella realtà. Roma antica fu un Impero immenso ed evoluto, nel quale vivevano tanti popoli i quali avevano i loro ampi spazi nella guida dell'impero. L'impero romano fu un grande Stato nel quale le etnie italiche furono una minoranza. Il grande impero romano fu generato e fondato dai Greci (in fuga dalle guerre elleniche) che conquistarono e sconfissero i popoli italici. Fu un impero nato sulla penisola italiana, ma poi fu anche Egiziano, Africano, Germano, Ispanico. Imperatori e generali provenivano da ogni parte dello Stato. Il grande impero si divise poi in due parti : Impero di Occidente che fu guidato e popolato da numerose tribù di Goti (Germani) e Impero di Oriente, governato dai Bizzantini formati da decine di popoli Ellenici, del medioriente e del sud est europeo. Da ricordare che i greci furono gli ultimi difensori del Diritto Romano. Infine l'impero romano di occidente fu definitivamente distrutto da altre invasioni barbare che popolarono, amministrarono e suddivisero l'intera Europa in tanti feudi governati dagli imperatori e dai nobili germani (Longobardi, Franchi e Goti). Il nord della penisola fu per secoli fortemente influenzato e fittamente popolato dalle etnie germane (Abbiamo ancora una regione popolata dai longobardi chiamata Lombardia), mentre il sud continuò ad essere influenzato dalle etnie ispaniche, greche, Turche mediorientali. L'evoluzione tardo medievale e rinascimentale portò alla affermazione delle grandi signorie che formarono veri piccoli Stati sempre in lotta tra loro, fino alla formazione dei Grandi Stati nazionali governati da una sola signoria. Quindi alla luce di questo, fare riferimento a Roma come radice comune italica risulta essere una stupidaggine.

Quindi Metternich aveva proprio ragione la penisola era una espressione geografica e non rappresentava un unico popolo. Quindi lo Stato italiano andava formato in un altro modo, come avrebbe voluto Carlo Cattaneo

Ma più di ogni altra cosa servono esempi per mettere a fuoco quanto detto, eccone alcuni.


La Nazione Italia








  • Il Tirolo di Trento e Bolzano non può essere considerato Nazione Italica : Su questo territorio che fu provincia Retica romana, sotto il governo della lontanissima Aquileja, vissero in prosperosa convivenza, diverse etnie di diversi ceppi linguistici che arrivarono a fondersi nella Contea Tirolese agli inizi del 1.100. La loro storia è storia di convivenza multilingue, multiculturale, di buona amministrazione, di diritto umano, di diritto commerciale. La contea Tirolese fu parte molto importante della Mitteleuropa, nella quale si rispecchia pienamente: Le sue RADICI millenarie sono queste, nulla a che vedere con i re d'Italia, ne con il resto della penisola.  Perciò, anche se le regioni autonome del Trentino di Trento e del Alto Adige di Bolzano fanno parte dello Stato Italiano, non possono essere considerate  parte della Nazione Italiana
 Bandiera del Sud Tirolo con le aquile di Trento e Bolzano


  • Il Friuli e Trieste non possono essere considerate Nazione Italica:  Su questo territorio, avamposto retico romano, vissero mescolandosi pacificamente popolazioni Carniche, Illiriche, Liburne. Finchè si affermarono ad Aquileja i potenti Patriarchi che furono organismi ecclesiastici che sfruttavano il territorio utilizzando la popolazione. Questo sistema fu ripreso dalla potente Venezia che con la Politica di terraferma si impadronì di quasi tutta la terraferma e la costa adriatica fino a Dubrovnik. Se la formidabile potenza della serenissima rimaneva incontrastata nei piccoli paesi del Friuli e dei Balcani, dai quali gli eserciti veneziani reclutavano mano d'opera per lo sfruttamento gratuito della intera costa balcanica, le città cercarono di difendersi. Città comunali come Trieste, Fiume, Zara, Ragusa (Dubrovnik), in qualche modo cercarono di ribellarsi ai giornalieri soprusi e saccheggi dei veneziani. Trieste con plebiscito unanime chiese di entrare a far parte del Austria già a metà del 1300 e Fiume la seguì. Le due città divennero subito i porti commerciali del Impero Austro ungarico e divennero fondamentale parte di quella Mitteleuropa multiculturale e multietnica. Quindi le RADICI di Trieste, Friuli, Istria, Quarnaro e Dalmazia, affondano nella convivenza multietnica e multiculturale, Mitteleuropea. Regioni Stato storicamente nemiche delle prepotenze di Venezia prima e di quelle dei re d'Italia poi. Perciò, anche se la regione autonoma del Friuli di Trieste fa parte dello Stato Italiano, non può essere considerata parte della Nazione Italiana
Bandiera dello Stato ( Land) Triestino austriaco



  • Venezia non può essere considerata parte della nazione Italica :  La storia della serenissima è storia di guerre, di conquiste e di dominio ai danni di tutti i popoli adriatici, e ai danni dei popoli della terraferma italica. La storia di Venezia affonda le sue radici nella conquista, nello sfruttamento forzato di popoli e delle loro risorse. Le radici di Venezia non affondano nella pacifica convivenza, nella pacifica produzione di beni e del pacifico scambio commerciale, ma nel dominio e nello sfruttamento. Le radici di Venezia  non affondano nella fraterna convivenza di popolo, ma nella potenza dei suoi grandi signori. Le radici di Venezia non hanno nulla di fraterno con gli altri popoli che ne hanno sempre subito i soprusi. Nella realtà la Serenissima Repubblica non fu mai una Repubblica vera come tutti noi la intendiamo, cioè uno stato giusto che appartiene al suo popolo e che da esso e amministrato tramite il voto e le elezioni. Nella realtà la Serenissima (come la repubblica fiorentina del Medici) fu una mera Oligarchia di ricchi signori venuti da ogni dove (Basta ricordare la famiglia Pisani), che con le ricchezze accumulate formarono eserciti mercenari per conquistare e sfruttare le terre adriatiche e venete. Certo oggi è possibile riconoscere nei veneti un popolo, ma questo popolo rimasto a lungo diviso e dilaniato in feroci guerre fratricide, fu poi sottomesso a Venezia ed ai suoi signori. Un popolo che finiti i massacri interni, ha servito i signori di Venezia nelle guerre e nei massacri contro altri popoli. Quelle sono le radici che accomunano Venezia al Veneto, perciò nulla di fraterno con le altre popolazioni italiche.  


  • Il Piemonte savoiardo non ha radici italiche : I re d'Italia furono di etnia sassone e la Loro provenienza dalla quale prendono il nome è al di la delle alpi nella attuale regione francese della Savoia....... in costruzione  

  • Napoli capitale del grande Stato Borbonico, non è parte della Nazione Italica : Più che radici italiche i napoletani hanno radici .... in costruzione 

  • Il Vaticano, lo stato più rappresentativo dell'Italia, non è Nazione Italica.  Il vero ed unico anello di congiunzione tra i popoli italici fu la religione cattolica. Lo Stato della Chiesa con i suoi poteri temporali e spirituali, con i suoi sacerdoti e vescovi, fu per secoli l'unico comune fattore tra gli Stati della penisola sempre in guerra tra loro. Furono principalmente Papi e cardinali a dare un patrimonio artistico e culturale alla penisola. Fu la Chiesa il comune denominatore alla quale facevano capo le nobiltà della penisola ed anche tutti i popoli. Quindi il Vaticano potrebbe essere l'unico vero Stato nazione italico ? La risposta è negativa per due motivi : La composizione della popolazione dello stato della Chiesa e la impossibilità di riconoscere una Nazione in un Organo Religioso. Lo Stato della Chiesa avrebbe potuto essere parte dello Stato italiano come elemento di congiunzione tra i popoli, una parte diplomatica importante e sicuramente avrebbe avuto grande peso ed importanza. Tuttavia risulta impossibile riconoscere nello stato della Chiesa anche un Popolo  




Ma Allora esiste la NAZIONE ITALIA ? 
No, NON esiste la Nazione Italia. 
Esiste lo Stato Italiano formato da diverse Nazioni che popolano la Penisola italiana. 

Quale è il problema ? 
Oggi non esiste forse un unico popolo italiano ?  
Più che un singolo problema esiste una serie di problemi derivanti da questi fatti, che dimostrano le differenze tra i popoli della penisola italiana.
  1. lo stato Italiano fu costituito con le guerre, con gli inganni e con la guerra civile.
  2. Il Regno d'Italia, fu il mero allargamento del Regno di Sardegna Piemontese, non si trattò di liberazione dagli oppressori ma di conquista  piemontese
  3. Lo Stato italiano è stato imposto con la forza alle Nazioni ed agli Stati della penisola, non si è trattato ne di accordi tra regnanti, ne di acclamazione dei popoli. Le armi sul diritto. Non fu Unità volontaria, ma costrizione Un plebiscito indetto da un esercito invasore in armi, non ha alcun valore. Non fu matrimonio ma obbligo con violenza. 
  4. Per conquistare il Sud Italia e rendere nullo il sistema difensivo delle altre nazioni italiche, i regnanti piemontesi hanno messo in atto inganni (vedi plombiers), intrighi internazionali (vedi Garibaldi a Londra) ed istituito un sistema di corruzione e di collusione con la malavita del sud. L'esercito meridionale che aiutò Garibaldi era formato da 45.000 carcerati liberati dai Questori, corrotti da Crispi e affiliati alla mafia. Senza la corruzione di tutta la marina e  l'esercito borbonico, senza l'aiuto della mafia e della camorra, ne Garibaldi con i suoi mercenari, ne i piemontesi sarebbero riusciti a conquistare il potentissimo e ricco sud Italia. In questo modo lo Stato italiano nacque in perfetta fusione con la malavita e fa mafia del sud. Crispi ed il suo operato da primo Ministro ne sono il più chiaro esempio. Così le immense ricchezze degli stati del sud e del centro Italia scomparvero nelle tasche di chi aveva finanziato questa operazione criminale ( massoneria e banche inglesi). Il resto delle ricchezze finì nella mani della mafia e di tutti coloro ad essa collusi nel governo italiano. 
  5. La imposizione del nuovo Stato ai popoli italici, i suoi sistemi di governo e di pubblica amministrazione, fondati sulla corruzione, sul clientelismo e su pratiche illegali, hanno creato nelle popolazioni italiche un sentimento di ostilità e di sfiducia verso lo Stato, mai percepito come proprio rappresentante e mai amato . 
  6. Per soddisfare la propria smodata ambizione di conquista i re d'Italia, hanno continuato nella loro sinuosa politica del doppio gioco internazionale e delle aggressioni armate, partecipando a guerre disastrose per il mero scopo di conquistare terre altrui e di soggiogare popoli. Tutto mascherato con la necessità di riscattare il sacro suolo della patria e di difendere l'onore dell'Italia. Ben altri risultati si sono però ottenuti : furono massacri, stermini e pulizie etnica su 15 popoli lungo un secolo.
  7. Fatta l'Italia (con le armi), qualcuno disse che ora si doveva "fare gli italiani". Venne quindi creata una collettiva educazione che ha reso completamente ciechi i popoli italici sul loro passato, sulle loro radici che sono state letteralmente tagliate. La grande Guerra ed il successivo fascismo, hanno letteralmente cancellato il passato dei popoli italici, per sostituirlo con quello della antica Roma. Pura retorica non certo Storia. 
  8. Ogni popolo italico ha un proprio ricco passato del quale ne ha cancellato la parte più importante. Radici delle quali quasi vergognarsi, sostituite con la retorica del popolo sottomesso, finalmente liberato e restituito all'appartenenza nazionale. ( fratelli d'Italia l'Italia si è desta e del elmo di Scipio si è cinta la testa ... la vittoria è schiava di Roma). Dove non c'è verità storica esiste cecità, confusione. La prova di questa confusione, di questo gran malessere ignorante, la ritroviamo nel secolo di profondi odi razziali tra nord e sud (terroni), nel disprezzo di intere regioni e popolazioni ( sardi, napoletani, siciliani), negli insulti rivolti agli abitanti delle regioni "Krukke" (Tirolesi, Trentini, Friulani). Oggi quei tempi sono passati perché viene a mancare quella ignorante sicurezza e certezza, perchè la tromba della retorica, non interessa più tanto i giovani 
  9. Oggi la gente è confusa e presa da sentimenti contrastanti tra patriottismo e disprezzo per lo Stato, tra orgoglio nazionale e sfiducia nelle istituzioni. Sentimenti discordanti tra condanna del malaffare e rammarico di non farne parte. Un comportamento diffuso accomuna però tutti gli italiani: L'opportunismo verso lo Stato, percepito sempre come un ingiusto alieno da combattere. Sempre difficile per tutti comunque, potersi fidare del prossimo, il morbo inoculato nel 1861 è ancora molto diffuso.

Ecco, questi sono i problemi ! 

Queste sono le Origini dei Problemi del "Unico Popolo"  Italiano


Oggi siamo confusi, non sappiamo trovare il modo di essere civici, pretendiamo di avere diritti senza riconoscere nessun dovere. Siamo facili greggi indirizzati da facili giullari che giocano sulla nostra ostilità al potere, sulla nostra diffidenza, sul nostro malpensiero, sul nostro nazionalismo da stadio, sulle nostre anacronistiche fedi politiche ( rossi e neri), sulla nostra totale cecità riguardo il nostro passato. 
Tutto questo ha delle chiare origini.
Si, come qualcuno voleva, sono stati "fatti gli italiani" sono stati educati ad essere ignoranti. Educati a non comprendere mai la realtà 
Malgrado tutto però anche se nessuno riesce a dare delle risposte alle domande più semplici, piano piano ogni cosa sta tornando a galla. Senza una vera consapevolezza, veniamo trascinati in un cambiamento europeo che distruggerà gli assurdi ordinamenti degli Stati Nazione. Forse allora riusciremo a riallacciarci alle nostre radici di popoli, a capire chi noi siamo ed a vivere in armonia con il resto del mondo. .... 
spero solo non sia un "fuoco di paglia"