Fu proprio Metternich ad affermare poco prima della metà del 1800, che l'Italia fosse una espressione geografica e non un unico popolo o nazione.
Per anni, agli italiani questo è suonato come un insulto, ma oggi dopo tanti anni le parole del grande diplomatico Austriaco sono comprese come una grande perla di saggezza, che si rispecchia in tutto il mondo : Esiste una differenza abissale tra Nazione e Stato
Se per un attimo volessimo spegnere il giradischi della rombante retorica, toglierci le bende dagli occhi per analizzare il pensiero di uno dei personaggi più intelligenti della diplomazia Mitteleuropea, potremmo capire e vedere qualcosa che ci sarebbe molto utile oggi.
Ci hanno insegnato e noi diligentemente abbiamo imparato, che il popolo italiano fosse da secoli schiavo degli stranieri che se ne contendevano il dominio. Finché una manciata di eroi in un epoca gloriosa chiamata risorgimento liberarono il sacro suolo della patria.
Occorre una profonda e totale ignoranza sul proprio passato, per credere ad una simile favola. Ma non voglio correre a giudizi prima di avere messo in chiaro tutto ciò che nega questa comune convinzione, questa diffusissima opinione sul passato italiano, che guida un enorme carro carico di retorica. Retorica, non Storia.
Gli attuali avvenimenti in Catalogna ed in Gran Bretagna, rispecchiano una realtà mondiale dove spesso, come in Italia, gli Stati non sono uniche Nazioni.
Ma andiamo con ordine, quali sono gli aspetti che negano l'unicità del popolo italiano, inteso come Nazione ?
I confini di uno Stato possono racchiudere varie Nazioni, che vi appartengono per scelta o perché obbligate con la forza delle armi e dalle imposizioni post belliche.
- Col termine Nazioni si intendono popoli che si siano formati spontaneamente per genetica, abitudini, lingua, usi, costumi e Storia comuni. Un popolo è formato da genti che sentono di appartenere alla propria Nazione, nella quale hanno le proprie RADICI che affondano nella Storia comune.
- Ci sono, ad esempio, Nazioni che hanno i loro popoli sparsi in vari Stati (come la nazione Curda, frammentata in 4 diversi Stati). Noi crediamo che quegli Stati siano Nazioni e siano legali, ma ci sbagliamo perché esistono ben pochi Stati formati da Nazioni che ne hanno accettato l'appartenenza e rarissimi sono gli Stati formati da un unica Nazione. Così è avvenuto anche ai piccoli Stati Nazione della penisola italiana ai quali è stata imposta la loro dissoluzione e la fusione in un unico Stato governato dai piemontesi e da chi faceva i loro interessi.
- La penisola italiana è composta da un mosaico di popoli, formatisi spontaneamente da mescolanze etniche lungo i secoli. Il risultato di tali mescolanze etniche è assai differente tra sud, nord, centro, est e ovest. I Popoli della penisola italiana, formano diverse nazioni che nascono da profonde radici della storia millenaria. I popoli della penisola italiana si diversificano per Genetica, Storia, Usi, Lingua. Tutti hanno una differente storia, dalla quale emergono DIFFERENTI RADICI, che ne determinano DIFFERENTI NAZIONI, che sono state anche in lotta armata tra loro.
- La convinzione inculcata dall'educazione post unitaria e successivamente molto sfruttata dal fascismo, recita che le radici italiane vadano individuate nell'antica Roma. Questa affermazione corrisponde a pura retorica, inesistente nella realtà. Roma antica fu un Impero immenso ed evoluto, nel quale vivevano tanti popoli i quali avevano i loro ampi spazi nella guida dell'impero. L'impero romano fu un grande Stato nel quale le etnie italiche furono una minoranza. Il grande impero romano fu generato e fondato dai Greci (in fuga dalle guerre elleniche) che conquistarono e sconfissero i popoli italici. Fu un impero nato sulla penisola italiana, ma poi fu anche Egiziano, Africano, Germano, Ispanico. Imperatori e generali provenivano da ogni parte dello Stato. Il grande impero si divise poi in due parti : Impero di Occidente che fu guidato e popolato da numerose tribù di Goti (Germani) e Impero di Oriente, governato dai Bizzantini formati da decine di popoli Ellenici, del medioriente e del sud est europeo. Da ricordare che i greci furono gli ultimi difensori del Diritto Romano. Infine l'impero romano di occidente fu definitivamente distrutto da altre invasioni barbare che popolarono, amministrarono e suddivisero l'intera Europa in tanti feudi governati dagli imperatori e dai nobili germani (Longobardi, Franchi e Goti). Il nord della penisola fu per secoli fortemente influenzato e fittamente popolato dalle etnie germane (Abbiamo ancora una regione popolata dai longobardi chiamata Lombardia), mentre il sud continuò ad essere influenzato dalle etnie ispaniche, greche, Turche mediorientali. L'evoluzione tardo medievale e rinascimentale portò alla affermazione delle grandi signorie che formarono veri piccoli Stati sempre in lotta tra loro, fino alla formazione dei Grandi Stati nazionali governati da una sola signoria. Quindi alla luce di questo, fare riferimento a Roma come radice comune italica risulta essere una stupidaggine.
Quindi Metternich aveva proprio ragione la penisola era una espressione geografica e non rappresentava un unico popolo. Quindi lo Stato italiano andava formato in un altro modo, come avrebbe voluto Carlo Cattaneo
Ma più di ogni altra cosa servono esempi per mettere a fuoco quanto detto, eccone alcuni.La Nazione Italia
- Il Tirolo di Trento e Bolzano non può essere considerato Nazione Italica : Su questo territorio che fu provincia Retica romana, sotto il governo della lontanissima Aquileja, vissero in prosperosa convivenza, diverse etnie di diversi ceppi linguistici che arrivarono a fondersi nella Contea Tirolese agli inizi del 1.100. La loro storia è storia di convivenza multilingue, multiculturale, di buona amministrazione, di diritto umano, di diritto commerciale. La contea Tirolese fu parte molto importante della Mitteleuropa, nella quale si rispecchia pienamente: Le sue RADICI millenarie sono queste, nulla a che vedere con i re d'Italia, ne con il resto della penisola. Perciò, anche se le regioni autonome del Trentino di Trento e del Alto Adige di Bolzano fanno parte dello Stato Italiano, non possono essere considerate parte della Nazione Italiana
Bandiera del Sud Tirolo con le aquile di Trento e Bolzano
- Il Friuli e Trieste non possono essere considerate Nazione Italica: Su questo territorio, avamposto retico romano, vissero mescolandosi pacificamente popolazioni Carniche, Illiriche, Liburne. Finchè si affermarono ad Aquileja i potenti Patriarchi che furono organismi ecclesiastici che sfruttavano il territorio utilizzando la popolazione. Questo sistema fu ripreso dalla potente Venezia che con la Politica di terraferma si impadronì di quasi tutta la terraferma e la costa adriatica fino a Dubrovnik. Se la formidabile potenza della serenissima rimaneva incontrastata nei piccoli paesi del Friuli e dei Balcani, dai quali gli eserciti veneziani reclutavano mano d'opera per lo sfruttamento gratuito della intera costa balcanica, le città cercarono di difendersi. Città comunali come Trieste, Fiume, Zara, Ragusa (Dubrovnik), in qualche modo cercarono di ribellarsi ai giornalieri soprusi e saccheggi dei veneziani. Trieste con plebiscito unanime chiese di entrare a far parte del Austria già a metà del 1300 e Fiume la seguì. Le due città divennero subito i porti commerciali del Impero Austro ungarico e divennero fondamentale parte di quella Mitteleuropa multiculturale e multietnica. Quindi le RADICI di Trieste, Friuli, Istria, Quarnaro e Dalmazia, affondano nella convivenza multietnica e multiculturale, Mitteleuropea. Regioni Stato storicamente nemiche delle prepotenze di Venezia prima e di quelle dei re d'Italia poi. Perciò, anche se la regione autonoma del Friuli di Trieste fa parte dello Stato Italiano, non può essere considerata parte della Nazione Italiana
- Venezia non può essere considerata parte della nazione Italica : La storia della serenissima è storia di guerre, di conquiste e di dominio ai danni di tutti i popoli adriatici, e ai danni dei popoli della terraferma italica. La storia di Venezia affonda le sue radici nella conquista, nello sfruttamento forzato di popoli e delle loro risorse. Le radici di Venezia non affondano nella pacifica convivenza, nella pacifica produzione di beni e del pacifico scambio commerciale, ma nel dominio e nello sfruttamento. Le radici di Venezia non affondano nella fraterna convivenza di popolo, ma nella potenza dei suoi grandi signori. Le radici di Venezia non hanno nulla di fraterno con gli altri popoli che ne hanno sempre subito i soprusi. Nella realtà la Serenissima Repubblica non fu mai una Repubblica vera come tutti noi la intendiamo, cioè uno stato giusto che appartiene al suo popolo e che da esso e amministrato tramite il voto e le elezioni. Nella realtà la Serenissima (come la repubblica fiorentina del Medici) fu una mera Oligarchia di ricchi signori venuti da ogni dove (Basta ricordare la famiglia Pisani), che con le ricchezze accumulate formarono eserciti mercenari per conquistare e sfruttare le terre adriatiche e venete. Certo oggi è possibile riconoscere nei veneti un popolo, ma questo popolo rimasto a lungo diviso e dilaniato in feroci guerre fratricide, fu poi sottomesso a Venezia ed ai suoi signori. Un popolo che finiti i massacri interni, ha servito i signori di Venezia nelle guerre e nei massacri contro altri popoli. Quelle sono le radici che accomunano Venezia al Veneto, perciò nulla di fraterno con le altre popolazioni italiche.
- Il Piemonte savoiardo non ha radici italiche : I re d'Italia furono di etnia sassone e la Loro provenienza dalla quale prendono il nome è al di la delle alpi nella attuale regione francese della Savoia....... in costruzione
- Napoli capitale del grande Stato Borbonico, non è parte della Nazione Italica : Più che radici italiche i napoletani hanno radici .... in costruzione
- Il Vaticano, lo stato più rappresentativo dell'Italia, non è Nazione Italica. Il vero ed unico anello di congiunzione tra i popoli italici fu la religione cattolica. Lo Stato della Chiesa con i suoi poteri temporali e spirituali, con i suoi sacerdoti e vescovi, fu per secoli l'unico comune fattore tra gli Stati della penisola sempre in guerra tra loro. Furono principalmente Papi e cardinali a dare un patrimonio artistico e culturale alla penisola. Fu la Chiesa il comune denominatore alla quale facevano capo le nobiltà della penisola ed anche tutti i popoli. Quindi il Vaticano potrebbe essere l'unico vero Stato nazione italico ? La risposta è negativa per due motivi : La composizione della popolazione dello stato della Chiesa e la impossibilità di riconoscere una Nazione in un Organo Religioso. Lo Stato della Chiesa avrebbe potuto essere parte dello Stato italiano come elemento di congiunzione tra i popoli, una parte diplomatica importante e sicuramente avrebbe avuto grande peso ed importanza. Tuttavia risulta impossibile riconoscere nello stato della Chiesa anche un Popolo
Ma Allora esiste la NAZIONE ITALIA ?
No, NON esiste la Nazione Italia.
Esiste lo Stato Italiano formato da diverse Nazioni che popolano la Penisola italiana.
Quale è il problema ?
Oggi non esiste forse un unico popolo italiano ?
Più che un singolo problema esiste una serie di problemi derivanti da questi fatti, che dimostrano le differenze tra i popoli della penisola italiana.
- lo stato Italiano fu costituito con le guerre, con gli inganni e con la guerra civile.
- Il Regno d'Italia, fu il mero allargamento del Regno di Sardegna Piemontese, non si trattò di liberazione dagli oppressori ma di conquista piemontese
- Lo Stato italiano è stato imposto con la forza alle Nazioni ed agli Stati della penisola, non si è trattato ne di accordi tra regnanti, ne di acclamazione dei popoli. Le armi sul diritto. Non fu Unità volontaria, ma costrizione Un plebiscito indetto da un esercito invasore in armi, non ha alcun valore. Non fu matrimonio ma obbligo con violenza.
- Per conquistare il Sud Italia e rendere nullo il sistema difensivo delle altre nazioni italiche, i regnanti piemontesi hanno messo in atto inganni (vedi plombiers), intrighi internazionali (vedi Garibaldi a Londra) ed istituito un sistema di corruzione e di collusione con la malavita del sud. L'esercito meridionale che aiutò Garibaldi era formato da 45.000 carcerati liberati dai Questori, corrotti da Crispi e affiliati alla mafia. Senza la corruzione di tutta la marina e l'esercito borbonico, senza l'aiuto della mafia e della camorra, ne Garibaldi con i suoi mercenari, ne i piemontesi sarebbero riusciti a conquistare il potentissimo e ricco sud Italia. In questo modo lo Stato italiano nacque in perfetta fusione con la malavita e fa mafia del sud. Crispi ed il suo operato da primo Ministro ne sono il più chiaro esempio. Così le immense ricchezze degli stati del sud e del centro Italia scomparvero nelle tasche di chi aveva finanziato questa operazione criminale ( massoneria e banche inglesi). Il resto delle ricchezze finì nella mani della mafia e di tutti coloro ad essa collusi nel governo italiano.
- La imposizione del nuovo Stato ai popoli italici, i suoi sistemi di governo e di pubblica amministrazione, fondati sulla corruzione, sul clientelismo e su pratiche illegali, hanno creato nelle popolazioni italiche un sentimento di ostilità e di sfiducia verso lo Stato, mai percepito come proprio rappresentante e mai amato .
- Per soddisfare la propria smodata ambizione di conquista i re d'Italia, hanno continuato nella loro sinuosa politica del doppio gioco internazionale e delle aggressioni armate, partecipando a guerre disastrose per il mero scopo di conquistare terre altrui e di soggiogare popoli. Tutto mascherato con la necessità di riscattare il sacro suolo della patria e di difendere l'onore dell'Italia. Ben altri risultati si sono però ottenuti : furono massacri, stermini e pulizie etnica su 15 popoli lungo un secolo.
- Fatta l'Italia (con le armi), qualcuno disse che ora si doveva "fare gli italiani". Venne quindi creata una collettiva educazione che ha reso completamente ciechi i popoli italici sul loro passato, sulle loro radici che sono state letteralmente tagliate. La grande Guerra ed il successivo fascismo, hanno letteralmente cancellato il passato dei popoli italici, per sostituirlo con quello della antica Roma. Pura retorica non certo Storia.
- Ogni popolo italico ha un proprio ricco passato del quale ne ha cancellato la parte più importante. Radici delle quali quasi vergognarsi, sostituite con la retorica del popolo sottomesso, finalmente liberato e restituito all'appartenenza nazionale. ( fratelli d'Italia l'Italia si è desta e del elmo di Scipio si è cinta la testa ... la vittoria è schiava di Roma). Dove non c'è verità storica esiste cecità, confusione. La prova di questa confusione, di questo gran malessere ignorante, la ritroviamo nel secolo di profondi odi razziali tra nord e sud (terroni), nel disprezzo di intere regioni e popolazioni ( sardi, napoletani, siciliani), negli insulti rivolti agli abitanti delle regioni "Krukke" (Tirolesi, Trentini, Friulani). Oggi quei tempi sono passati perché viene a mancare quella ignorante sicurezza e certezza, perchè la tromba della retorica, non interessa più tanto i giovani
- Oggi la gente è confusa e presa da sentimenti contrastanti tra patriottismo e disprezzo per lo Stato, tra orgoglio nazionale e sfiducia nelle istituzioni. Sentimenti discordanti tra condanna del malaffare e rammarico di non farne parte. Un comportamento diffuso accomuna però tutti gli italiani: L'opportunismo verso lo Stato, percepito sempre come un ingiusto alieno da combattere. Sempre difficile per tutti comunque, potersi fidare del prossimo, il morbo inoculato nel 1861 è ancora molto diffuso.
Ecco, questi sono i problemi !
Queste sono le Origini dei Problemi del "Unico Popolo" Italiano
Tutto questo ha delle chiare origini.
Si, come qualcuno voleva, sono stati "fatti gli italiani" sono stati educati ad essere ignoranti. Educati a non comprendere mai la realtà
Malgrado tutto però anche se nessuno riesce a dare delle risposte alle domande più semplici, piano piano ogni cosa sta tornando a galla. Senza una vera consapevolezza, veniamo trascinati in un cambiamento europeo che distruggerà gli assurdi ordinamenti degli Stati Nazione. Forse allora riusciremo a riallacciarci alle nostre radici di popoli, a capire chi noi siamo ed a vivere in armonia con il resto del mondo. ....
spero solo non sia un "fuoco di paglia"
spero solo non sia un "fuoco di paglia"
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