La Facile Retorica Inganna le Menti.
AMISTAD :
storia di una Goletta negriera spagnola, di un processo dinanzi alla Corte Suprema Statunitense e della liberazione di schiavi africani catturati illegalmente.
La Vicenda della Amistad contribuì a creare nell'immaginario mondiale la visione di un Nord America difensore della libertà e della giustizia, difensore della dignità umana e sempre in guerra contro il male. Questa storica vicenda di poco antecedente la guerra di secessione americana fu da molti presa come simbolo, se non come la causa stessa della guerra. Il mondo ricorda la guerra civile americana come la battaglia tra schiavisti e antischiavisti, ma la realtà è un poco diversa dalle facili semplificazioni della retorica.
Il proclama di Emancipazione di Abramo Lincoln che al termine della guerra civile permise la libertà a tutti gli schiavi americani ricalca il pensiero del Filosofo Ginevrino J. Rousseau : Ogni uomo e nato libero e non può essere proprietà di nessun altro
Tuttavia J. Rousseau riconosceva che l'etica viene utilizzata solo quando è conveniente a qualcuno che conta e può usarla per cambiare una situazione non più favorevole. Giustizia ed Etica non sono mai prioritarie per chi amministra uno Stato. Da sempre questo è uno dei mali delle democrazie, che si trasformano quasi sempre in Oligarchie.
Il diritto umano è sottoposto alle leggi e spesso le leggi non vengono create con etica e giustizia. Nelle riflessioni di Rousseau e diversi altri suoi posteri, viene evidenziato come una maggioranza oppure una elite di persone, possano approvare e legalizzare grandi ingiustizie ed azioni criminali. LEGALITA' e GIUSTIZIA ETICA si trovano spesso opposte. Tanto più frequente questo fatto si riscontra in sistemi partitocratici ed Oligarchici, dove prevalgono interessi particolari e clientelismo. Celebre la frase di Jacques Rousseau che recita : Ogni uomo è nato libero e non può essere proprietà di nessuno, ma ovunque ci sono uomini in catene
Non illudiamoci, Etica e Giustizia trionfano raramente.
La Vicenda Amistad :
Il regista americano Spielberg ha diretto un film dove si racconta la storica vicenda della liberazione di 50 schiavi neri africani. Il film è una chiara celebrazione della giustizia americana, risulta abbastanza fedele alla reale vicenda, ma il sottile messaggio che trasmette può portare lontano dalla realtà, può portare a non ricordare ed a distorcere la memoria storica.
Il regista americano Spielberg ha diretto un film dove si racconta la storica vicenda della liberazione di 50 schiavi neri africani. Il film è una chiara celebrazione della giustizia americana, risulta abbastanza fedele alla reale vicenda, ma il sottile messaggio che trasmette può portare lontano dalla realtà, può portare a non ricordare ed a distorcere la memoria storica.
Era il 1839 e la famosa goletta spagnola, trasportava illegalmente schiavi neri provenienti dall'Africa. Sbarcati al Havana da un altra nave portoghese i 53 schiavi Mende originari della Sierra Leone, vennero venduti e caricati sulla piccola nave Amistad per essere trasferiti in un altra parte del isola. Però durante il trasferimento, gli schiavi riuscirono a liberarsi, si impadronirono della nave, uccidendo parte del equipaggio. Gli schiavi decisero di fare rotta verso l'Africa, ma vennero ingannati dai marinai superstiti riguardo alla rotta da seguire e si ritrovarono davanti alle coste americane. Successivamente la Amistad fu catturata da una nave della Guardia Costiera americana nei pressi di New York. Il comandante portò nave e prigionieri a New London dove la tratta interna degli schiavi era ancora legale. Secondo le leggi marinare il comandante della nave americana avrebbe potuto chiedere un indennizzo ai proprietari per avere salvato nave e "merce".
Ne nacquero due processi che divisero le coscienze mondiali.
Il giudice fu chiamato ad esprimersi riguardo a tre differenti rivendicazioni contrarie alla richiesta di libertà espressa da Lewis Tappan, deciso attivista proibizionista della schiavitù.
Il giudice fu chiamato ad esprimersi riguardo a tre differenti rivendicazioni contrarie alla richiesta di libertà espressa da Lewis Tappan, deciso attivista proibizionista della schiavitù.
Contro Lewis Tappan ed il suo giovane avvocato Roger Baldwin erano schierati :
* La regina di Spagna, che appellandosi ad un accordo anglo spagnolo di fine 1700 chiedeva la restituzione della nave e della merce umana
** I proprietari della goletta che reclamavano la restituzione della nave e della merce, presentando un documento ( falso) che comprovava l'acquisto legale effettuato a Cuba degli schiavi trasportati. Secondo il documento essi avevano nomi e proprietari ed erano perciò merce legale.
*** Il Comandante della nave USRC Washington, che aveva catturato la goletta in mano ai rivoltosi e ne chiedeva il momentaneo possesso prima di restituire nave e carico ai proprietari che avrebbero dovuto pagare il giusto indennizzo previsto dalle leggi marinare internazionali.
** I proprietari della goletta che reclamavano la restituzione della nave e della merce, presentando un documento ( falso) che comprovava l'acquisto legale effettuato a Cuba degli schiavi trasportati. Secondo il documento essi avevano nomi e proprietari ed erano perciò merce legale.
*** Il Comandante della nave USRC Washington, che aveva catturato la goletta in mano ai rivoltosi e ne chiedeva il momentaneo possesso prima di restituire nave e carico ai proprietari che avrebbero dovuto pagare il giusto indennizzo previsto dalle leggi marinare internazionali.
Mentre le associazioni proibizioniste ed i sostenitori dello schiavismo legale, si scontravano in discussioni etiche, che non avrebbero certamente portato ad una soluzione favorevole agli schiavi, Baldwin, capì subito come affrontare il problema e vincere, utilizzando le leggi americane ed internazionali.
Anche se tra il 1808 ed il 1817 tutti gli stati colonialisti avevano bandito la tratta degli schiavi dal Africa, non era assolutamente abolita la schiavitù.
Infatti il commercio interno degli schiavi era praticato in modo legale e regolare.
Non si potevano più deportare legalmente persone dall'Africa e gli africani erano considerati uomini liberi ...... ma ..... se uno schiavo risultava comperato, rimaneva tale per tutta la vita, come pure tutta la sua prole.
In questo modo LA SCHIAVITU' DIVENIVA ETERNA, tramandata da genitori ai figli e poteva crescere all'infinito.
Non serviva andare a catturare altri schiavi, i neri americani erano nati schiavi e lo sarebbero rimasti per sempre. Gli atti di vendita stavano al di sopra di tutto ed una persona nata schiava lo rimaneva per sempre.
Su queste leggi si basava l'economia di TUTTI stati colonialisti, specialmente quella degli Stati Uniti.
Abolire la tratta degli schiavi dal Africa, non aveva significato abolire la schiavitù che era ancora molto utilizzata:
* Significava trarre profitti stellari da chi disponeva di fabbriche di schiavi ( pensiamo solo cosa valeva un bambino nero appena nato oppure un mulatto considerato comunque schiavo legale)
* Significava non spopolare le terre africane che nella folle e criminale "corsa al Africa" erano già state divise tra gli stati colonialisti che ne sfruttavano le risorse. Servivano lavoratori forzati in Africa e non era più conveniente spopolare il continente.
Perciò si vietò la tratta dei neri africani che continuò comunque in forma nascosta ed illegale.
Quindi Baldwin conoscendo le leggi americane, riuscì a dimostrare, (anche grazie all'involontario aiuto dato dall'altro pretendente, il comandante della nave Washington) che i documenti presentati dai proprietari della nave Amistad erano falsi. Un taccuino non ufficiale ritrovato sulla Amistad, dimostrò che la "merce" trasportata non era stata comperata legalmente, ma frutto di razzia in Africa. Non si trattava quindi di persone nate schiave ed appartenenti a qualcuno ma di persone nate libere e mai acquistate.
Nonostante questa schiacciante prova, il processo venne rifatto davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti, su forte richiesta dell'accusa ed accolta dal presidente Van Buren.
La sorte dei neri sembrava decisa al peggio, ma il predecessore di Van Buren, l'amato e stimato ex presidente Quincy Adams intervenne con un arringa che capovolse le aspettative di condanna. Giudice e giuria si espressero per la liberazione dei prigionieri e l'arresto dei proprietari della nave Amistad .
La sorte dei neri sembrava decisa al peggio, ma il predecessore di Van Buren, l'amato e stimato ex presidente Quincy Adams intervenne con un arringa che capovolse le aspettative di condanna. Giudice e giuria si espressero per la liberazione dei prigionieri e l'arresto dei proprietari della nave Amistad .
Poco dopo scoppierà la guerra di secessione americana e questo avvenimento contribuì in parte a dare una visione distorta, delle ragioni di quel conflitto.
Servì ad accentuare la favola degli yankee difensori della libertà e dei diritti umani contro gli schiavisti del sud. Tutto questo purtroppo è una tremenda semplificazione, un abuso del etica nel momento che fa comodo, per cancellare il pregresso e tutto quello che verrà.
Le ragioni della Guerra di secessione sono molteplici e tutte legate al economia, legate al liberismo commerciale del sud, alla forte concorrenza nelle produzioni di materie prime, legate al dominio finanziario, legate al costo del lavoro, etc. L'abolizione della schiavitù fu uno dei tanti mezzi di convinzione, ma non fu il motivo della guerra. Come affermarono una moltitudine di convinti schiavisti, tra i quali John Calhoug, James Hammond, George Fitzugh lo schiavismo fu la LINFA VITALE AMERICANA per secoli.
Con questo non voglio affermare che gli altri Stati colonialisti, non abbiano fatto altrettanto, Spagna, Francia, Portogallo, Paesi bassi, commisero immensi crimini sul intero pianeta. Contesto il fatto che qualcuno si pone sul capo un aureola di santità dopo secoli di crimini orrendi
Senza voler negare che nella società americana ed inglese vi siano stati tanti grandi idealisti e giustizialisti, le grandi lobbies finanziarie di questi paesi hanno sempre indirizzato i rispettivi Stati verso mali estremi e catastrofi immani. Questo accade ancora oggi.
Nella realtà, la schiavitù negli Stati Uniti ebbe tante forme e diverse evoluzioni e non vi furono sottoposti solo gli schiavi africani.
* Gli Stati Uniti nacquero sul lavoro della Servitù Debitoria, dove i migranti per pagarsi le spese del viaggio stipulavano contratti con le compagnie di navigazione. Questi contratti venivano venduti a chi li acquistava e faceva lavorare in forma gratuita il malcapitato per 8/10 anni. Anche se il padrone doveva provvedere al mantenimento, alle cure, al vitto ed alloggio, nella maggior parte dei casi vivere da servitore debitore era ancor peggio della schiavitù vera . Mai è stata fatta una ricerca seria di quanti sopravvissero a questo sistema.* Poi venne Il sistema della Servitù Premiata, dove tanti Nativi Americani divennero schiavi per ottenere alla fine della vita un lotto di terreno per i loro figli, ma quasi nessun contratto andò a buon fine. Molto meglio Spagna e Portogallo che avevano vietato la schiavitù dei nativi delle colonie già da un secolo.
* Poi arrivarono i mercanti negrieri e sugli schiavi neri maschi si fondarono le grandi attività, tanto che gli schiavi arrivarono ad essere il 35% della popolazione degli Stati Uniti.
* Quando le leggi americane riconobbero la proprietà anche sui discendenti degli schiavi legalmente comperati, divenne un investimento avere anche intere famiglie schiave, tanti più figli schiavi tanto più valore, tanta più produzione a basso costo.
* Quando poi le leggi americane affermarono che : ogni figlio nato da un accoppiamento tra un bianco ed una schiava, deve essere considerato anche esso schiavo e di proprietà del padrone bianco ..... tanti padroni bianchi avevano ora tutto l'interesse a mettere incinte donne nere .... volenti o nolenti. Molto Spesso meticci e mulatti venivano da vicende violente.
* Poi Quando agli inizi del 1800 (dopo 4 secoli di tratta negriera) venne vietata la tratta dei neri africani, (al solo mero scopo di mantenere in quel continente sufficienti popolazioni da adibire allo sfruttamento delle loro ricchezze), nessuno stato proibì la schiavitù che continuò regolarmente nella "Tratta Interna" ed arricchì, chi aveva le fabbriche degli schiavi in casa.
* Se la guerra di secessione portò ad un graduale dissolvimento della schiavitù e della Servitù debitoria, le leggi americane permettevano ancora l'uso gratuito del lavoro forzato, utilizzando carcerati. Visto che la popolazione di colore liberata era mantenuta nella miseria e priva di ogni mezzo di sostentamento, viveva in ghetti disperati, gran parte della forza lavoro gratuita veniva reclutata con retate nei ghetti dove venivano arrestate persone a caso che non rivedevano più la libertà.
La realtà è sempre molto lontana dalle favole pubblicitarie ed al momento nessuno Stato Colonialista ha chiesto perdono per l'orrendo e infinito male commesso lungo i secoli.
Mi risulta incredibile ed assurdo pensare che la Spagna per molti anni abbia richiesto agli Stati Uniti un indennizzo per la liberazione della "merce" della Amistad.
Nessuno stato moderno riconosce nella schiavitù e nel uso della forza sui deboli, il minimo crimine.
Dopo avere visto il film di Spielberg, forse qualcuno potrebbe pensare che dalla metà del 1800, dalla fine della guerra di secessione americana, ogni forma di schiavitù fosse retaggio passato, cosa primitiva . Ma purtroppo le favole non sono la realtà : anche per tutto il 1900 in ogni parte degli Stati Uniti, in ogni parte del Commonwelt, il razzismo e l'apartheid, hanno dominato la scena. Il popolo colorato sempre confinato in ghetti. Milioni di carcerati neri innocenti ai lavori forzati, ingiustizie di ogni tipo subite dalle popolazioni di colore. Tutti i benpensanti bianchi a sostenere Mandela, a piangere M.L.King e compagni, ma poi ???? Nulla, nulla, nulla, nulla, nulla, nulla, nulla di nulla ....... No non venitemi a raccontare che la giustizia trionfa ... Specialmente negli Stati Uniti dove chi da fastidio o ha dato fastidio .... viene ucciso.... sparato.
Ora, Quale insegnamento emerge dal Film di Spielberg :
Gli stati Uniti emergono sempre come i difensori del bene, della giustizia e della legalità ed anche se una parte della società americana tende al male, questa viene sempre sconfitta, perché il bene trionfa sempre e Dio è dalla parte degli americani. ( God's on our side, come canta Bob Dylan con ironia).
Si, Amistad è un bel film, ben fatto, ma come il recente film di Nolan, Dunkirk .... occorre vederlo potendo contare sulla propria autonomia di pensiero e su di una corretta chiave di lettura.
Ma la corretta visione è legata alla vera ed approfondita conoscenza storica ..... qualcosa di estremamente raro oggi